Non conosce crisi il mondo dell'industria congressuale, che si è riunito nei giorni scorsi a Venezia per la convention annuale. Il settore, in Italia, ha un fatturato di 15,9 miliardi e dà lavoro a quasi 288mila persone, e nel 2013 ha registrato aumenti nella produzione di aziende agricole e industriali, di alberghi e ristoranti. Una vera «miniera» per il paese, come l'ha definito il ministro per i Beni culturali e il Turismo Dario Franceschini, intervenuto ieri al convegno.
La sfida lanciata da Venezia, a cui il ministro ha risposto confermando il suo impegno, è rafforzare le sinergie con il mondo della cultura, per intercettare un numero sempre maggiore di visitatori, soprattutto in vista dell'atteso appuntamento con Expo 2015. Anche a questo scopo ieri è stato presentato il progetto per il rilancio dell'industria congressuale italiana, presentato da tutte le associazioni di categoria al tavolo di coordinamento Mice, che vede Federcongressi&eventi in collaborazione con Enit, Regioni e Province autonome, Confturismo-Confcommercio, Federturismo-Confindustria, Confesercenti-Assoturismo.
Il progetto è incentrato sulla costituzione di un convention bureau nazionale. La struttura dovrebbe comporsi di un'aggregazione di operatori privati promossa da tutte le associazioni imprenditoriali. L'organismo si dovrà dotare di un modello organizzativo flessibile che agirà in stretto coordinamento con (e con la legittimazione di) Enit, con le regioni e con tutte le strutture di pertinenza, primi fra tutti i convention bureau territoriali.