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Martedì, 08 Marzo 2011 18:16
Il piano di sviluppo del teleriscaldamento in una metropoli come Milano si gioca su più livelli. Anzitutto quello delle fonti di produzione del calore: si ricorre a una serie di fonti, non solo quelle tradizionali dei sistemi di cogenerazione stand alone, ma altre che ai combustibili fossili affiancano la termovalorizzazione dei rifiuti non recuperabili.  Per quantificare tale apporto, basta considerare che il termovalorizzatore Silla 2 di Milano al termine del
2011 sarà in grado di mettere in rete la bellezza di 130 Megawattora termici, cioè una buona quota continua di energia termica a disposizione della città.
L'argomento é stato dibattuto nei giorni scorsi al convegno: "Il settore energia: mercato, innovazione e ambiente", organizzato dalla Fondazione Energy Lab e dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano.

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