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Venerdì, 11 Aprile 2014 09:30

Nell'ultimo decennio la tradizionale modalità di business del settore energetico, ossia la produzione a partire da grandi centrali alimentate da fonti fossili, è stata messa in discussione. In particolare, a cambiare le carte in tavola è stata soprattutto la progressiva diffusione delle energie rinnovabili, le quali, però, hanno bisogno di una forte dose di innovazione tecnologica per continuare la loro corsa e completare l'integrazione nel sistema energetico. Anche la generazione da fonti fossili, d'altronde, sta conoscendo grandi trasformazioni, in particolare dal punto di vista della riduzione dell'impatto ambientale, mentre l'efficienza energetica va consolidandosi come un trend globale.

I criteri del Premio 
In tutto il mondo, perciò, ci sono migliaia di imprese impegnate nello sviluppo di soluzioni e strategie innovative nel settore; Bloomberg New Energy Finance ne ha selezionate dieci a livello globale, definite come "pioniere della nuova energia". I criteri di selezione erano chiari: si doveva trattare di aziende giovani (dieci anni o meno), con meno di 25 milioni di euro di fatturato annuale, dotate di un' efficace combinazione di tecnologie innovative e nuovi modelli di business, nonché in una condizione di buona crescita economica. Tra le premiate di quest'anno non c'è nessuna italiana, predominano le imprese statunitensi (ben 6), ma ci sono anche un'azienda tedesca, una norvegese e una keniota. Le aziende selezionate possono essere raggruppate in alcuni diversi ambiti:

Rinnovabili 
La statunitense 1366 Technologies ha sviluppato una tecnica di produzione innovativa per la produzione di wafer di silicio, i componenti di base delle celle solari, abbattendo del 50% i costi rispetto a quelli attuali. Una percentuale non da poco, considerato che la competitività futura del fotovoltaico – con la progressiva diminuzione degli incentivi – si giocherà proprio sulla capacità di ridurre ulteriormente i prezzi rispetto a oggi. Sempre nel campo del solare, ma in tutt'altro campo della filiera, è impegnata l'azienda keniana M - KOPA Solar: in questo caso è stata premiata una società capace di riunire attività di finanziamento , tecnologie e innovazione in un ambito che sarà cruciale per lo sviluppo energetico africano, ossia il solare off grid.

In un continente che è ancora in buona parte non elettrificato, il fotovoltaico potrebbe infatti rappresentare una soluzione per portare l'energia in quelle aree dove non può arrivare la rete elettrica. L'azienda norvegese Green Energy Group, invece, è attiva in un'altra fonte energetica di grandi prospettive, quella geotermica, commercializzando soluzioni modulari chiavi in mano in grado di abbattere significativamente i costi di investimento di questi progetti, che spesso al momento richiedono capitali molto consistenti. In un campo molto promettente che ha direttamente a che fare con le energie rinnovabili lavora invece la tedesca Younicos, che fornisce software di controllo e gestione dell'energia , in particolare per permettere l'integrazione delle fonti intermittenti (eolico e solare) nella rete tradizionale.

Residenziale ed efficienza 
Le società pioniere dell'energia sono operative anche nell'ambito edilizio che, anche nel nostro Paese, rappresenta il settore su cui più occorre lavorare nella strada verso l'efficienza energetica. La società britannica Breathing Buildings offre un' ampia gamma di prodotti brevettati e soluzioni per la ventilazione naturale, considerata in grado di abbattere i costi energetici e garantire un elevato comfort agli utenti. In ambito efficienza non poteva mancare un'impresa impegnata nell'area più nota al grande pubblico, ossia quella dei dispositivi Led: la premiata è l'americana Bridgelux, che produce queste luci super efficienti sia per l'ambito residenziale che commerciale. In tutt'altro genere di efficienza è invece impegnata la connazionale Coolerado che, come suggerisce il nome, opera nella climatizzazione per uso commerciale e industriale, grazie a una tecnologia proprietaria brevettata.

Sostenibilità 
Altro campo che ha catturato l'attenzione di Bloomberg New Energy finance è quello della sostenibilità: Genomatica sviluppa e concede in licenza processi produttivi completi per la produzione di molti dei prodotti chimici più utilizzati al mondo a partire da materie prime biologiche alternative, a costi competitivi e con maggiore sostenibilità rispetto ai processi a base di petrolio. In un settore affine lavora Renmatix, che possiede una tecnologia che permette la produzione di prodotti petrolchimici a partire da piante, in particolare da biomasse non alimentari. Infine la statunitense Oasys Water è risultata tra le vincitrici grazie alla sua capacità di trasformare le acque più difficili e contaminate del mondo in risorse idriche preziose, attraverso metodi sostenibili.

Fonte: Il Sole 24 Ore