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Venerdì, 23 Maggio 2014 07:53

Per il commento di questo mese vorrei partire da un lancio dell’agenzia AGI del 25 di Aprile, il cui titolo è: “FRANCIA: LA RIVOLUZIONE DI SEGOLENE, 100MILA POSTI DALL’ECOLOGIA”. In breve si tratta di questo: “Segolene Royal, nuovo ministro dell’Ambiente francese ha identificato nella transizione ecologica ed energetica, il motore per creare 100 mila nuovi posti di lavoro in Francia. 

L’obiettivo, ha spiegato il neo ministro, è puntato sulla sostenibilità energetica, le energie rinnovabili, l’efficientamento dei consumi domestici. A fine anno un progetto di legge fisserà le tappe per riuscire a raggiungere in 10 anni 600 mila posti di lavoro in più nel settore.” 

Le solite chiacchiere prive di senso o una seria strategia di lungo termine? Proviamo a riflettere sul punto senza pregiudizi. Quale altro prodotto, se non l’energia, può offrire un mercato sicuro di lungo termine? E quale energia, se non quella rinnovabile, può offrire a un paese come la Francia (ma anche all’Italia, Germania, Spagna ecc…) una via per l’indipendenza energetica a costi ridottissimi rispetto all’acquisto di carburanti fossili o rispetto alla gestione delle centrali nucleari e dello smaltimento delle scorie?  

Continua su: La Stampa - Averaldo Farri