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Giovedì, 05 Giugno 2014 07:49

In agricoltura, turismo e servizi alla persona gli spazi più ricercati. Il 42,1% delle “new entry” rosa ha meno di 35 anni, il 36% è al Sud.

Diplomata o laureata, trentacinque-quarantenne, residente al Centro-Sud e fino a ieri impiegata o quadro in un'azienda, spesso casalinga. E' questo l'identikit della neo-imprenditrice che emerge dall'indagine di Unioncamere sulle "vere” nuove imprese costituite lo scorso anno, dove per vere nuove si intendono quelle attività che non sono frutto di trasformazioni di attività esistenti, ma iniziative completamente nuove.

L’indagine – insieme ai dati relativi al primo trimestre del 2014 dell’Osservatorio sull’imprenditoria femminile – è stata presentata a Salerno in occasione della prima tappa del “Giro d’Italia delle donne che fanno impresa”, l’iniziativa di Unioncamere e dei Comitati per l’Imprenditoria Femminile che ormai da sette anni attraversa l’Italia per favorire il confronto sui temi dell’impresa al femminile. 
Rispetto all’universo maschile, l’indagine di Unioncamere segnala come le donne che fanno impresa siano più concentrate nella fasce di età al di sotto dei 40 anni (il 60% contro il 55 degli uomini); hanno un livello di istruzione mediamente più elevato (il 20,8% ha in tasca una laurea, contro il 16,1% dei colleghi imprenditori maschi, il 46,1% almeno un diploma, mentre gli uomini si fermano al 44,7). Oltre ad un livello formativo mediamente più elevato, le donne che fanno impresa mostrano anche un’esperienza lavorativa più qualificata: il 18,5% ha infatti alle spalle un’esperienza da impiegata o quadro, contro il 14,3% degli uomini.    

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