“A fronte di un terzo di intervistati che ha detto di essere informata sull'Expo, non mi sorprende che oltre il 50% non sia informata a sufficienza: questo richiederà un grande sforzo di comunicazione da parte nostra, che avverrà attraverso cose concrete e realizzazioni, oltre che con i mezzi che gli stessi intervistati ci hanno suggerito, ovvero principalmente internet, televisione e stampa". Stanca ha poi espresso la sua soddisfazione perché “quasi l'80% non ha assolutamente dubbi sul fatto che l'Expo per Milano sarà un fatto positivo. Partire con questo patrimonio di condivisione ci da fiducia per il futuro".
“Nel dossier di candidatura abbiamo previsto 30mila volontari, prevalentemente giovani, per l'Expo - ha aggiunto Stanca - Per questo ci fa piacere che gli intervistati abbiano indicato, con il 53,65%, che i giovani dovrebbero essere la categoria maggiormente coinvolta, seguiti dalle donne".
Per il programma di eventi, la richiesta si concentra su quelli artistico-culturali (31%) e su quelli musicali (26%). Sul futuro dell'area, infine, la città si divide in tre: divertimento (parchi tematici o stadi per concerti), housing sociale-servizi pubblici e verde si sono spartiti le risposte con circa il 22% a testa.
“I cittadini ci esortano poi a non sprecare il denaro pubblico, questo è il nostro obiettivo, sappiamo che di gestire denaro della collettività in un momento difficile e quindi siamo molto impegnati per evitare di sprecare soldi pubblici".
Sul futuro dell'area Expo, per l'eredità che l'evento lascerà alla città di Milano, la parola d'ordine del sindaco e dell'ad di Expo 2015 è “flessibilità”. Ogni considerazione fatta oggi, infatti, sarebbe “prematura” e la scelta, hanno spiegato, potrebbe slittare anche a “dopo la registrazione, perché al Bie non interessa”. La flessibilità riguarderà anche la trattativa con i proprietari dei terreni.
“Proseguiamo ad ascoltare la città - ha aggiunto - Verificheremo anche con le altre istituzioni che partecipano e con il lavoro prezioso degli architetti sul master plan che ci daranno indicazioni molto leggere su cosa ci potrà essere dopo”, ha spiegato il sindaco.
Il masterplan della Consulta degli architetti sarà pronto per fine luglio o per i primi di settembre, periodo in cui si inizierà anche a parlare con i proprietari dei terreni. Stanca ha detto di aver sentito telefonicamente oggi il numero uno di Fondazione Fiera, Luigi Roth: “Ho parlato oggi con Roth. Vogliamo flessibilità anche con i proprietari”.
Stanca ha infine negato che la società Expo 2015 si stia trasferendo a Palazzo Reale a Milano prima del 'via libera' da parte del consiglio comunale: "non ci stiamo ancora trasferendo, e poi in quella sede ci saranno solo coloro che hanno compiti di rappresentanza, io rimango negli uffici di adesso".