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Venerdì, 20 Dicembre 2013 08:26

Le donne sono le prime utilizzatrici di internet, cellulari, sms, skype, social network (LinkedIn escluso), gps e e-reader, ma negli Stati Uniti, negli ultimi venticinque anni, il numero di studentesse in informatica si è dimezzato, passando dal 37% del 1985 al 18% del 2010, a dispetto delle campagne di sensibilizzazione a sostegno di queste professioni.

 Le teen-ager confermano la tendenza: il 63% non contempla nemmeno l’ipotesi di candidarsi a una carriera nell’ambito dell’informatica, dove lo stipendio medio si attesta - dati 2012 - sui 94mila dollari. E non si tratta solo di una fra le professioni meglio retribuite, ma anche di una fra le più resistenti alla crisi. Secondo le proiezioni del Dipartimento del Lavoro statunitense, entro il 2020 si apriranno 1,4 milioni di nuovi posti di lavoro, ma il 70% di questi di rimarrà scoperto. Le università occidentali, infatti, non sono in grado di produrre i laureati necessari all’industria e l’assenza delle donne non aiuta.
In Europa, ci si attesta sugli stessi numeri: le materie scientifiche contano complessivamente il 40% di studentesse, ma nel totale entrano anche biologia, medicina, veterinaria, dove le donne sono ben rappresentate. Fra gli ingegneri, invece, solo il 24% è donna.
3 sono gli ostacoli che non facilitano le donne nella carriera e le inducono alla rinuncia:

Fonte: La Repubblica