Le donne che hanno fatto le donne
Le donne Repubblicane

Teatro Franco Parenti, 31 marzo ore 18, Ingresso libero fino ad esaurimento posti

Che c’entra il turbante sofisticato di Elvira Leonardi Bouyeure, in arte Biki, la sarta che teneva salotto con Ungaretti e Montale, con i tailleur grigi alternati agli abiti a fiorellini abbinati a borse della spesa portati anche in parlamento da Nilde Iotti? Cosa accomuna il forte accento lombardo diPina Re, sindacalista delle mondine, deputata impegnata contro i “licenziamenti per matrimonio”, e il biondo platino di una grande manager come Marisa Belisario. Come si intrecciano queste signore con gli scritti e le battaglie intellettuali e ribelli di Carla Lonzi? «Sono donne che hanno cambiato una società in cui le donne non avevano spazio politico e sociale», dice Ada Gigli Marchetti, docente di storia all’Università degli studi di Milano e autrice del progetto Le donne che hanno fatto le donne, conferenza spettacolo che, raccontando “le donne repubblicane”, attraversa gli anni dal ’45 al ’70: il periodo in cui hanno preso corpo diritti oggi considerati naturali e che hanno visto le donne impegnate nell’imprenditoria e nella politica. Attraverso i comportamenti, per alcune o le lotte, per altre.

Il contemporaneo pone domande. La storia risponde. Ma sta ancora al contemporaneo il compito di rileggere, reinterpretare. Sul palcoscenico del teatro Parenti di Milano sono le voci delle “pioniere” a raccontare il contributo delle donne nelle trasformazioni politiche, sociali, economiche, giuridiche, culturali. Nelle conquiste civili. «Il canovaccio è il metodo storico: le fonti parlate, gli scritti delle protagoniste», dice Ada Gigli Marchetti.

Sul palco Andrée Ruth Shammah, la regista, nel ruolo di narratrice: «La regia è parte attiva nel passare la parola alle attrici che intrepretano le protagoniste, alle ragazze d’oggi che pongono domande e alle donne che stanno vivendo oggi la storia e che hanno conosciuto le protagoniste e che possono quindi rileggere, arricchire la nostra comprensione».

Il teatro usa le parole della storia. «Le donne hanno sempre usato la parola: hanno lottato con la lingua per riconoscersi, riunirsi, per portare avanti azioni con caparbietà e senso di giustizia», dice Magda Poli, autrice dei testi.

Natalia Aspesi parla di Carla Lonzi, Lina Sotis di Gae Aulenti, Eva Cantarella di Lina Merlin

Il teatro come vita e come storia: «L’approccio allo studio della storia attraverso la forma-teatro coglie i risvolti umani, i valori e i drammi civili e personali dei personaggi coinvolti nei grandi eventi», dice Ada Gigli. «Con il Dipartimento di storia della facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli studi di Milano e l’Istituto lombardo di Storia Contemporanea abbiamo organizzato un laboratorio, Storia, teatro, e impegno civile, con cui abbiamo affrontato grandi temi, dall’età napoleonica, alla grande guerra all’olocausto. L’obiettivo è avvicinare gli studenti alla conoscenza della storia. E con loro gli adulti, la cittadinanza in modo da ritrovare, appunto, il senso di cittadinanza e l’impegno civile attingendo dalla storia e dalle nostre radici quegli strumenti che consentono di comprendere il tempo che stiamo vivendo».

Due i messaggi che ne scaturiscono. «Fare, e fare con passione: è stato lo spirito che ha spinto le donne che hanno fatto la storia, dimostrandoci che nulla è impossibile», dice la professoressa.

«Gli obiettivi sono più forti delle ribalte del momento», aggiunge Andrée Ruth Shammah. «Le donne che hanno fatto le donne non pensavano di diventare modelli mentre agivano. Erano “solo”  convinte che fosse giusto. E questo, a volte, cambia la realtà».

Le donne che hanno fatto le donne
Le donne Repubblicane
Teatro Franco Parenti, 31 marzo ore 18, Ingresso libero fino ad esaurimento posti
a cura di Andrée Ruth Shammah

progetto di Ada Gigli Marchetti per l’Istituto Lombardo di Storia Contemporanea
testo di Magda Poli per l’Istituto Lombardo di Storia Contemporanea
assistente alla regia Federica Santambrogio
inserti musicali eseguiti da Eleonora Maliani

con Natalia Aspesi, Camilla Baresani, Chiara Boni, Ilaria Borletti, Eva Cantarella, Sara Chiappori, Stella Pende, Livia Pomodoro, Cinzia Sasso, Roberta Schira, Lina Sotis, Francesca Zajczyk

e con le attrici Sara Bertelà, Marta Comerio, Gianna Coletti, Gabriella Franchini, Elena Lietti, Lucia Mascino, Silvia Giulia Mendola, Ivana Monti, Annina Pedrini, Stefania Pepe, Lucia Vasini

 

Fonte: La 27ma ora