Milano, l'Expo, la disabilità e «una di quelle occasioni che capitano una sola volta». La sfida è partita: rendere Milano una città accessibile a tutti,cittadini e stranieri, «nessuno escluso». E non solo per Expo. La logica è fare qualcosa «che resti per la città». Non si tratta del già decantato Peba (Piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche), ma di qualcosa che può diventare un metodo, e «fare scuola».

Con queste premesse le associazioni dei disabili e il mondo della ricerca, insieme alle istituzioni locali (Provincia e Comune) presentano strumenti e soluzioni per permettere alle persone con disabilità sensoriale non solo di fruire di piccoli e grandi eventi dell'Expo, ma anche di muoversi in città e accostarsi autonomamente al suo patrimonio di attrazioni.

 

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