Anche questa prima parte del 2012 è stata difficile per gli artigiani e per tutte le aziende del nostro territorio. E lo confermano i numeri: da recenti dati della Camera di Commercio emerge che in Lombardia nei primi sei mesi di quest'anno (rispetto allo stesso periodo del 2011) il numero delle imprese artigiane è diminuito dello 0,8%, anche se fra le varie province lombarde le uniche che hanno retto sono proprio Milano e Monza. Andando a vedere, però, i dati sulla cassa integrazione, si delinea una situazione ben più difficile: nel primo semestre 2012 le ore di cassa integrazione in deroga sono aumentate per le aziende artigiane lombarde, rispetto allo stesso periodo del 2011, di circa 4 milioni 249 mila (+36,82%). Se invece di ore parliamo di persone, sono stati ben 6.704 i lavoratori che a Milano e provincia sono finiti nelle liste di mobilità. Insomma, continua la tensione sul mercato del lavoro, ed è proprio per sostenere i propri associati che l'Unione artigiani ha ulteriormente potenziato i propri servizi e organizzato tutta una serie di nuovi strumenti. Ma non solo, ha cercato di sollecitare una riflessione più profonda su quello che saranno i prossimi mesi. Con la crisi che non accenna a mollare la presa, infatti, l'unica possibilità è quella di pensare strategie più di lungo periodo, idee innovative che permettano alla nostra categoria, così come alle altre, di guardare con un occhio di speranza ai mesi futuri. 
Da qui è nata la lettera aperta al sindaco Pisapia (pubblicata dal Corriere della Sera)  in cui è stato sottolineato che "oggi, dopo aver ascoltato tutto quello che Milano vuole fare per i suoi cittadini, è arrivato il momento di ascoltare quello che le sue categorie produttive vogliono fare per Milano". Dato che, si legge nella lettera aperta, "ascoltare senza fare non è nel nostro Dna", è stato chiesto "un passo in più": "Di essere il motore di una strategia di più ampio respiro, di una possibile svolta nel modo di interpretare il dialogo già aperto con le categorie produttive, anche in vista degli importanti appuntamenti che ci attendono, come l'Expo". E poi, "un confronto ampio, degli Stati generali delle attività produttive che coinvolgano anche l'università, i centri di ricerca e gli altri enti locali. Le chiediamo una politica che razionalizzi le risorse e gli investimenti. Una politica "ampia" per i giovani, onde consentire il ricambio generazionale, per le donne e per chi è in un'età lavorativa difficile per favorire una più ampia partecipazione al lavoro".
Insomma, l'Unione artigiani si è fatta portavoce delle esigenze dell'intera categoria e sta organizzando nuovi servizi anche per i prossimi mesi. Ma non basta. Serve la volontà politica di pensare ad un piano per la città che sì, la riporti al "posto che le spetta in Europa e nel mondo", ma tenendo conto del fatto che "la comunità è fatta anche di imprese che sono la linfa vitale per uno sviluppo stabile che va programmato, per il consolidamento di un territorio che è sempre stato proiettato verso il mondo". E che nel tanto decantato brand Milano, "vadano considerati anche aspetti più legati alla storia economica della città ed alla sua capacità di produrre sviluppo".
Infine, con questa newsletter vi auguriamo buone vacanze e vi diamo appuntamento a settembre con tante novità.

Il presidente
Stefano Fugazza

Il segretario generale
Marco Accornero

Fonte: Unione Artigiani della Provincia di Milano