In tempi di crisi, le donne non si fermano e, con l’arma del business, scendono da sole in campo per crearsi da sé il lavoro. Infatti delle 6.140 imprese in più che, tra settembre 2012 e settembre 2013, si sono aggiunte alla base imprenditoriale del Paese, ben 3.893 hanno a capo una o più donne. I settori in cui le imprese femminili hanno maggiore spazio sono quelli legati alla macrocategoria del turismo.

Come ha evidenziato Ferruccio Dardaniello, presidente di Unioncamere, “il Paese, in questo momento, ha un estremo bisogno di tutte le sue migliori energie e la risposta che le donne stanno dando alla crisi con il loro impegno nel fare impresa è un fatto che ci rassicura sul futuro dell’Italia. Abbiamo bisogno di persone che credano in se stesse, che abbiano una visione del loro domani e che si impegnino a realizzarlo mettendo insieme le forze, come accade spesso nelle imprese femminili”.

L’incremento delle imprese rosa in Italia è confermato dai dati: secondo l’Osservatorio di imprenditoria femminile di Unioncamere-InfoCamere, a settembre di quest’anno le imprese femminili erano 1.431.167, pari al 23,6% sul totale. Dati che confermano le parole di Dardaniello. E quest’ultimo prosegue: “Nonostante tutto, le opportunità ci sono, soprattutto in settori come il turismo, l’accoglienza, la cultura, i servizi alla persona: per il nostro Paese questi sono veri e propri giacimenti di ricchezza ancora da scavare e da mettere a frutto. I dati ci dicono che le donne, probabilmente, lo hanno capito e si stanno dando da fare. È nostro dovere creare le condizioni per sostenerle, in particolare con politiche del credito attente alle loro esigenze”.

Fonte: Ansa