Molti stati europei in epoca di crisi attuano dei veri e propri piani per offrire lavoro a personale altamente qualificato proveniente da tutto il mondo: non si tratta solo di far ritornare in patria i propri talenti fuggiti all’estero, ma di creare una brain circulation, ovvero una circolazione di cervelli in tutta Europa.
Così la Germania  dal 1° agosto 2012 ha implementato la direttiva dell’Ue sugli Highly Qualified Workers, che favorisce l’ingresso dei laureati dai paesi terzi;  gli atenei svizzeri, grazie agli investimenti statali, hanno la quota più alta al mondo di ricercatori stranieri (56,7%);  di brain circulation si parla anche in Belgio dove, per il 2014, è previsto  il lancio di Brains back to Wallonia, programma di rientro dei talenti fuggiti che sarà affiancato dal complementare New brains to Wallonia, piano per attirare ricercatori universitari stranieri.


La carenza di personale altamente qualificato si fa sentire anche in Italia dove vengono varati provvedimenti spot che hanno principalmente lo scopo di fa rientrare i talenti, ma la vera difficoltà consiste nell’offrire loro ambienti universitari e lavorativi adatti e prospettive di carriera.

Fonte: Comune di Milano – Assessorato Politiche per il Lavoro