Nel corso della III Assemblea elettiva, l'Associazione Donne in Campo rilancia il suo impegno nel sociale e per un nuovo welfare. Chiesti interventi per ridurre i costi e favorire l'accesso al credito.

Ripristino di un Fondo nazionale per l'avvio, lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili. Una forte azione contro la criminalità e per la difesa di ambiente e biodiversità. La relazione della presidente Mara Longhin e le conclusioni del presidente confederale Giuseppe Politi.

Una campagna nazionale di lancio di asili rurali e di aziende "agrisociali" su tutto il territorio nazionale. Obiettivo è la realizzazione concreta di aiuto ai servizi nelle zone rurali, montane e svantaggiate, in risposta alle gravi carenze dello Stato sociale e per nuove opportunità di reddito delle imprese agricole femminili. Questa una delle proposte scaturite a Roma durante la III Assemblea elettiva nazionale dell'Associazione Donne in Campo della Cia-Confederazione italiana agricoltori.


L'Associazione – come ha rilevato la presidente Mara Longhin nella sua relazione all'Assemblea – ritiene indispensabile rafforzare i servizi per l'infanzia e per gli anziani non autosufficienti e i disabili "come pilastro su cui poggiare le libere scelte delle donne, siano esse lavoratrici dipendenti, che, e a maggior ragione, imprenditrici".


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(pubblicato il 9 febbraio 2010)