La «frustata per l'economia» slitta ancora. Gli interventi per lo sviluppo e le semplificazioni, che il premier Silvio Berlusconi aveva annunciato un mese fa quando ha presentato il ddl di riforma costituzionale sulla libertà d'impresa e la riordino degli incentivi all'industria, arriveranno dopo Pasqua. Sarà con ogni probabilità un pacchetto sulla falsariga dei provvedimenti generali per l'economia varati dal governo nelle ultime estati.
Una conferma che i tempi sono destinati ad allungarsi ancora è giunta ieri dal ministro Roberto Calderoli: «Serve prima riportare la maggioranza nelle commissioni, a partire dalla Bilancio», ha dichiarato il titolare della Semplificazione. Nonostante il riequilibrio avvenuto nei giorni scorsi in diverse commissioni (Affari costituzionali e Giustizia su tutte) per effetto della nascita del gruppo dei responsabili alla Camera, nella Bilancio di Montecitorio i rapporti di forza sono ancora di 25 a 24 per la minoranza. Una condizione che impedisce al governo di portare in parlamento provvedimenti "pesanti", pena il timore di vederseli svuotati o riscritti. Come dimostrato dalle recenti vicissitudini che hanno accompagnato la conversione del decreto milleproroghe.

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