FotoUn voucher fino a 1.500 euro per chi sceglie di lavorare in condivisione in uno degli spazi accreditati dal Comune di Milano e dalla Camera di Commercio di Milano che, per promuovere la diffusione del coworking in città sul modello di altre metropoli europee, hanno stanziato 300 mila euro.


Grazie alla disponibilità di questo fondo (di cui due terzi a carico di Palazzo Marino e un terzo della Camera di Commercio), potrà essere erogato un incentivo economico consistente nel rimborso fino al 50% delle spese sostenute da ogni singolo coworker nell’arco di un anno, per un massimo di 1.500 euro.

Al fondo possono accedere tutte le persone fisiche o giuridiche che intendono realizzare un progetto professionale presso uno degli spazi privati di coworking presenti nell’elenco “certificato".

Sono già 24 i luoghi accreditati da Comune e Camera di Commercio per il lavoro in condivisione diffusi in tutta la città, altri sono al vaglio della commissione che ne verifica i requisiti.

Gli spazi si estendono dal centro alla periferia: dallo spazio ipertecnologico di via Stefanardo da Vimercate 28, dedicato ai professionisti dell’informatica e dell’innovazione, a quello di via Bramante da Urbino 39, dove è protagonista la musica con un nuovo studio di registrazione attrezzato per artisti e compositori. E ancora, la sede tutta al femminile di via Simone d’Orsenigo 18, per le donne che vogliono conciliare carriera e lavoro grazie alla possibilità di condividere in un’unica struttura il nido per i bambini e servizi vari, come la lavanderia o le consegne a domicilio. In via Ventura 3, nel cuore del quartiere Lambrate, sono presenti ben due realtà per il coworking nel settore della comunicazione e in quello dell’ideazione e realizzazione di corporate video, motion graphic, design, allestimenti multimediali. Sempre nella stessa zona, in via Lambrate 11, sono aperte alla città le postazioni in condivisione per architetti, designer e grafici. In via Paolo Sarpi 8, invece, è attivo un hub interamente realizzato con materiali ecocompatibili e riciclati, per le start-up e i progetti orientati allo sviluppo sostenibile.

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Si tratta di ambienti “qualificati", poiché offrono una decina di postazioni di lavoro e tecnologie in condivisione, spazi di socializzazione, zone ristoro, aree per la messa in comune di tempo, idee ed esperienze.

I contributi sono ancora disponibili e verranno erogati fino a esaurimento del fondo, previa presentazione di apposito modulo scaricabile cliccando qui.

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Fonte: Provincia di Milano