Competenze sempre più elevate e aggiornate giocano un ruolo decisivo per la competitività delle imprese e la qualità del lavoro. È dunque prioritario l'obiettivo di investire sulle risorse umane e quindi di integrare il sistema dell'istruzione con quello della formazione e del lavoro in un ciclo virtuoso. In questa prospettiva la commissione scuola e formazione di Confindustria ha organizzato martedì 2 marzo a Bergamo un incontro sul tema "La formazione continua e la produttività delle imprese: il ruolo dei fondi interprofessionali".

In collaborazione con il consiglio centrale Piccola industria, Confindustria Bergamo, Fondimpresa e Fondirigenti, il convegno ha inteso promuovere la formazione continua presso le imprese associate, in particolare le Pmi, definendo azioni condivise per un uso più ampio dei fondi, che sono risorse delle imprese stesse, ma che le imprese spesso utilizzano in modo non sufficiente, per le complesse procedure di accesso verso le quali, nell'occasione, è stato anche sollecitato un processo di semplificazione.


Il ruolo dei fondi interprofessionali è stato illustrato da Giorgio Fossa e Renato Cuselli, presidenti rispettivamente di Fondimpresa e Fondirigenti. Fossa ha spiegato che la progressiva riduzione delle risorse pubbliche destinate alla formazione continua assegna ai fondi – che sono bilaterali, cioè espressione sia delle imprese che dei lavoratori perché ricavano le loro risorse dallo 0,30% dei contributi versati dalle aziende all'Inps – un ruolo importante per il rilancio della competitività. Entro pochi giorni sarà pronto un bando, che si potrà trovare sul sito di Fondimpresa – che rende disponibili 50 milioni di euro nel 2010 per formare i lavoratori in mobilità.


Fonte e articolo integrale: Il Sole 24 Ore
(pubblicato il 2 marzo 2010)