Italia e Olanda insieme al femminile per il pianeta. Dalle borse eco-chic in materiale riciclato ai prodotti chimici derivati da oli vegetali alla 'farina di roccia' a zero emissioni per fertilizzare in modo naturale i terreni, ai sistemi innovativi per il riciclo dei rifiuti in plastica fino ai progetti per eco-trasporti e mini-metro. ''Oggi, tutte le imprese qui riunite dimostrano come si possa cambiare il mondo e avviarsi verso una società più sostenibile grazie all'economia e al mondo imprenditoriale, soprattutto quello femminile che ha saputo raccogliere la sfida dello sviluppo sostenibile e dell'innovazione'', ha detto Raimondo Orsini, Direttore della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile al convegno "Italia-Olanda: imprese 'verdi' a confronto su sostenibilità'', in occasione del Green Champions Day, organizzato dalla Fondazione in collaborazione con l'ambasciata d'Olanda a Roma, la Fao nell'ambito della missione commerciale olandese per l'imprenditoria femminile.

Le 23 aziende olandesi a guida femminile presenti all'incontro, soprattutto del settore agricolo, immobiliare, finanziario e delle tecnologie sostenibili, hanno avuto l'opportunità di mettere a confronto le proprie esperienze con quelle delle aziende italiane, come primo passo verso una futura collaborazione nel segno della sostenibilità. In Italia, le imprese guidate da donne sono circa un milione e mezzo, il 23,5% del totale (una su quattro), e molte sono attive nel settore high tech. Le imprese femminili sono in crescita ovunque, nonostante la crisi, e sono presenti soprattutto nel sud e nelle isole (36,6%). Lombardia e Campania sono le Regioni a più alto tasso di imprese ''in rosa'', mentre negli ultimi 5 anni l'aumento maggiore di imprenditrici si è registrata nel Molise e nella Basilicata. Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont, presente all'incontro, è uno dei tanti esempi di impresa al femminile. ''Noi non solo siamo cresciuti in maniera più che soddisfacente nell'anno 2009 ma stiamo ampliando i nostri progetti anche in altre zone, e Caserta è una di queste, dove puntiamo sui rifiuti organici. Basti pensare che il 40% dei rifiuti totali del Paese è organico''.

Fonte: Ansa
(articolo pubblicato il 14 aprile 2010)