Ambiente, risparmio energetico

Copenhagen si affida a Thetis, società veneziana, per un progetto pilota destinato a migliorare la circolazione e ridurre l'inquinamento: mettendo in rete i dati relativi a mezzi di trasporto e parcheggi il cittadino sarà costantemente informato tramite device e totem e potrà scegliere l'opzione più comoda.

Gli italiani aiutano i danesi nella lotta al traffico. Per avviare un nuovo progetto di mobilità sostenibile la municipalità di Copenhagen ha scelto Thetis, società di ingegneria con sede nell'Arsenale di Venezia che sviluppa progetti e applicazioni tecnologiche per l’ambiente e il territorio, l’ingegneria civile e l’energia.

Ora, dalla Serenissima, l'azienda punta verso nord e partecipa a un progetto pilota per migliorare la gestione del trasporto pubblico e l'informazione ai passeggeri. Come ha spiegato uno dei suoi manager al sito Tom’s Hardware, il progetto si basa sulla simulazione dell'integrazione di vari sistemi in tempo reale: sistema multimodale di informazione al pubblico considerando tutti i mezzi di trasporto (auto, treni, bus, metro, biciclette); sistema per la gestione del trasporto pubblico; sistema di parcheggio integrato con le informazioni ai passeggeri; sistema di monitoraggio del traffico e dell'inquinamento ambientale.

Sviluppati a Napoli dall'Enea, ecco i sensori a portata di bici per monitorare in modalità crowd lo stato dell'aria in città e individuare i percorsi più puliti.

Lei si chiama «Monica» e in un futuro neppure troppo lontano ci accompagnerà, con tutta probabilità, nelle nostre passeggiate cittadine. Ma non temano fidanzate e mogli, Monica non è un’avvenente fanciulla bensì un sistema ad alta tecnologia utile per il «Monitoraggio Cooperativo della Qualità dell’aria». La nuova piattaforma, sviluppata alle falde del Vesuvio dal centro di ricerche Enea di Portici, rappresenta lo sviluppo dei sistemi di monitoraggio dei gas vulcanici, delle prime centraline wireless. Il prototipo è stato presentato in questi giorni alla comunità scientifica italiana in occasione del Convegno Nazionale Sensori e ha riscosso numerosi apprezzamenti anche al meeting, tenutosi a Cambridge, del progetto comunitario coordinato dall’Enea EuNetAir «European Network on New Sensing Technologies for Air-Pollution Control and Environmental Sustainability», che si occupa appunto di nuove tecnologie per il controllo della qualità dell’aria.

Summit a Milano per mettere in rete imprenditori e investitori. In Italia le fonti di energia pulita possono rendere agli investitori quasi il doppio rispetto alla Germania. 
"Ci sono i margini per migliorare la resa di 25 gigawatt di eolico e fotovoltaico".

Per le fonti rinnovabili, dopo più di due anni di colpi pesanti, con norme continuamente rimesse in discussione e una pioggia di critiche per le giravolte italiane sulla normativa energetica, può partire la stagione del dopo incentivi. L’annuncio è arrivato oggi alla prima giornata del Renewable Energy Summit organizzato a Milano, al Palazzo delle Stelline, da Palma Investimenti e Servizi in collaborazione con ICE: in Italia le rinnovabili possono rendere agli investitori quasi il doppio rispetto alla Germania, il più grande mercato europeo delle energie pulite.

Nel 2013 sono raddoppiati i punti per ricaricare le auto elettriche a Milano: ai 60 già disponibili sulle colonnine E-moving di A2A infatti si sono aggiunti a ottobre i circa 50 spazi “liberi” nelle 15 Isole digitali. È questo uno dei dati portati oggi all’incontro “Mobilità elettrica, scenari e impatti sul sistema metropolitano”, durante il quale sono stati illustrati i risultati delle ricerche svolte da RSE - Ricerca sul Sistema Energetico - nella monografia della collana RSEView “E… muoviti! Mobilità elettrica a sistema”.

Secondo le ricerche svolte da RSE nel 2030 in Italia saranno 10 milioni i veicoli elettrici in circolazione, concentrati per il 50% nelle grandi città, con consumi di energia elettrica dovuti alla mobilità inferiori al 5% e una riduzione delle importazioni di energia primaria per circa 1,8 miliardi di euro. Le previsioni indicano inoltre una tendenza di miglioramento delle prestazioni dei veicoli, che porteranno entro il 2020 il prezzo di una piccola utilitaria elettrica, con batteria di circa 20 kWh e autonomia reale di circa 150 km, ad eguagliare quello di un modello simile con motore a combustione interna.