Crowdfunding, ecco chi in Italia è riuscito a raccogliere fondi con il web
Chiese, palazzi, opere d'arte, tesori archeologici. Quando la mano pubblica non può andare in soccorso, la soluzione è il funding su internet. Una strada che non garantisce il successo ma che, su piattaforme italiane e internazionali, viene tentata sempre più spesso da imprenditori, associazioni, cittadini. E che ha convinto anche i frati francescani.
San Francesco a Ripa, Roma: Il funding in rete per restaurare una cella a Roma che si dice sia stata usata da San Francesco d'Assisi. L'idea di rivolgersi al sito Kickstarter è venuta a un gruppo di monaci francescani e la notizia è rimbalzata su tantissimi media internazionali. La chiesa di San Francesco a Ripa, nel quartiere di Trastevere, è meglio nota per la statua del Bernini: ma i frati che abitano il monastero sostengono che il vero tesoro è quella cella sul fianco della chiesa, che ospitò il Santo almeno quattro volte tra il 1209 e il 1223 quando venne a Roma per incontrare papa Innocenzo III e ottenere il riconoscimento del suo ordine monastico. Per restaurare la cella i frati chiedono una moderna questua: un contributo di 125mila dollari. La campagna scade però la prossima settimana, l'11 di aprile, e la cifra raccolta finora è inferiore a 70mila dollari (arrivati da 806 backers).
Santa Caterina a Formiello, Napoli: Sempre sulla piattaforma di Kickstarter si è invece conclusa con successo il 31 dicembre scorso la campagna di crowdfunding "Made in Cloister", per la riqualificazione del chiostro cinquecentesco del complesso conventuale di Santa Caterina a Formiello. La campagna per ridar vita a uno dei più alti esempi di architettura rinascimentale di Napoli è stata ideata da un gruppo di imprenditori che volevano così coprire le spese relative alla prima parte del restauro, che comprende la ricostruzione del tetto. La raccolta ha portato circa 90mila euro (da oltre 300 backers italiani e no, sensibili alla tutela del nostro patrimonio artistico) e consentirà di finanziare una parte dei lavori che riguardano gli affreschi sulla vita di Santa Caterina. Sono stati coinvolti nell'iniziativa anche diversi artisti: Antony Hegarty (Antony and the Johnsons), Patti Smith, Mimmo Paladino, Lou Reed (un mese prima della scomparsa).
Portico di San Luca, Bologna: "Un passo per San Luca" è il nome del progetto di crowdfunding civico per il restauro del portico più lungo al mondo, quello di San Luca a Bologna, che si arrampica per quasi quattro chilometri (e 658 arcate) sul Colle della Guardia. L'iniziativa è promossa dal Comune e dal Comitato per il restauro del Portico di San Luca, sviluppata con la collaborazione della piattaforma di local crowdfunding Ginger e punta a raccogliere 300mila euro per aprire due cantieri di restauro lì dove è più urgente, anche in virtù della candidatura della città a patrimonio mondiale dell'Unesco. Ad oggi sono stati raccolti circa 147mila euro (49%), da oltre 1.100 sostenitori. Sul sito si ricorda che quel simbolo della città fu costruito proprio grazie al contributo dei cittadini che nel 1677, con un lunghissimo passamano, trasportarono i materiali da costruzione sul Colle dove poi fu eretta la Basilica.
Scavi romani di Cosa, Ansedonia: Un altro progetto presente su Kickstarter, e ancora aperto alla raccolta, riguarda gli scavi nella parte orientale del circuito murario della colonia di Cosa (attuale Ansedonia). Gli scavi cominciarono la prima volta nel 1948 ma diverse aree della colonia (fondata dai romani nel 273 a.C.) restano inesplorate. I lavori – lì dove si pensa ci sia un piccolo complesso termale - sono stati perciò ripresi con l'iniziativa dell'università statale della Florida (FSU), Bryn Mawr, e dell'università di Tubinga. Si punta a raccogliere 5mila dollari entro il 29 aprile, per coprire parzialmente le spese di intervento dell'escavatrice, degli strumenti necessari agli studenti e del lavoro degli architetti che li aiuteranno. Finora sono stati raccoltipoco più di 1.500 dollari (31%), con il contributo di 18 backers.
Quartiere Pianello, Montalcino: Un gruppo di volontari del quartiere Pianello, a Montalcino, ha deciso di ricorrere al crowdfunding per continuare a preservare le tradizioni e la cultura locale. Gli abitanti del comune toscano, che nel 1999 hanno acquisito dall'Arcidiocesi (e poi progressivamente restaurato) la fatiscente chiesa medievale di San Pietro, hanno deciso di rivolgersi alla Rete per i lavori nella loro sede e nella cucina, la riparazione dei costumi tradizionali, gli strumenti utili alla gara con l'arco che si tiene sotto la mole della Fortezza, l'acquisto di una nuova Apecar. La campagna, chiamata "Lorenzo's blues shoes" (testimonial un ragazzino di otto anni che all'ultimo festival ha dovuto sfilare con scarpe di cinque taglie più grandi) si è conclusa con successo il 18 gennaio su Indiegogo, arrivando oltre i 16.800 dollari richiesti: 120 donatori hanno portato quasi 28mila dollari (166%).
Il giardino segreto, Montalcino: Le donazioni in eccesso della campagna "Lorenzo's blues shoes" sono confluite in un'altra iniziativa lanciata dagli abitanti del quartiere Pianello: "Saving the secret garden". La seconda parte di questo progetto, si prometteva di raccogliere sempre attraverso il crowdfunding 7.500 dollari per curare un giardino, vicino alla chiesa, pieno di alberi da frutto e ulivi. Si è conclusa il 31 marzo con la raccolta di 4.200 dollari: il 57% di quanto richiesto.
Affreschi del Palazzo Ducale, Mantova: Meno bene è andata, almeno sulla piattaforma di Indiegogo, alla raccolta fondi per il restauro di una sala del palazzo Ducale di Mantova. Il progetto "Mantua - Do not forget the frescoes of the Palazzo Ducale" intendeva ottenere contributi per restaurare parte di una delle sale più danneggiate dal terremoto del maggio 2012, la Sala di Manto (circa 170 mq. di affreschi e stucchi). La somma di 65mila dollari serviva a coprire i lavori di 70 metri quadrati, ma la campagna si è conclusa a fine 2012 raccogliendo appena 3.600 dollari (6%)
Delfini di Ardenza, Livorno: L'associazione degli Amici dei musei e dei monumenti livornesi ha promosso una sottoscrizione cittadina per il restauro dei "Delfini di Ardenza", l'opera realizzata in ghisa nella prima metà dell'Ottocento dal maestro Carlo Reishammer. Sulla piattaforma di crowdfunding Produzioni dal Basso è stata quindi lanciata unaraccolta fondi per il restauro di un primo gruppo di Delfini che adornavano la balaustra del porticciolo di Ardenza (delfini capovolti legati per la coda). Gli Amici dei Musei, che si impegneranno a seguire tutto l'iter del restauro, chiedono in rete 7mila euro, e ne hanno già raccolti circa 4.200 (55%, da 22 supporter). Restano meno di tre mesi per sostenere l'iniziativa.
Salvaguardia terreni, Paestum: A dicembre Legambiente ha lanciato un azionariato ambientale per salvaguardare e valorizzare l'antica città di Paestum, che dal 1996 figura nella lista Unesco dei beni patrimonio dell'umanità. La campagna "Save Paestum"mirava ad acquistare terreni, «in mano a privati, che ne limitano la salvaguardia e la valorizzazione e causano gravi problemi alle strutture ancora non scavate, ma danneggiate dai mezzi meccanici usati in agricoltura»: metterli a riparo da utilizzi non idonei e restituirli alla fruizione dei turisti. Per procedere all'acquisto del primo lotto (incluse le spese legali) servivano 70mila dollari, ma al 19 gennaio – quando si è chiusa la raccolta – sono arrivati solo 1.300 dollari (2%).