Crescono nel 2010 le esportazioni lombarde di alimenti e bevande, +7,2% in un anno, superando i 3 miliardi di euro. Principali destinazioni sono Francia (15,5%), Germania (13,6%) e Stati Uniti (8,8%). Tra le province lombarde Milano copre il 29,5% delle esportazioni regionali e il 44% delle importazioni per un interscambio che complessivamente supera i 3 miliardi. Seguono Pavia e Brescia per le esportazioni (rispettivamente 13,1% e 10,3%) e Lodi e Brescia per le importazioni (9,8% e 8%). La Lombardia nel 2010 ha rappresentato il 19% delle esportazioni italiane alimentari verso il mondo e quasi un quarto di tutto l’interscambio (23,9%). I prodotti lombardi sono apprezzati soprattutto in Europa che assorbe da sola il 79,1% dell’export per un valore di circa 2,4 miliardi di euro, ma anche dal continente americano (12% del totale) e dall’Asia (6%). In crescita dal 2009 soprattutto le esportazioni verso l’Oceania, che passano da 41,6 a 54,2 milioni di euro, +30,1%. Tra i beni più esportati, quelli lattiero-caseari (20,9%), gli alimentari generici (18,6%), le bevande (15%) e i prodotti da forno (12,4%). Le imprese lombarde. Sono oltre 5.900 le imprese attive come industrie alimentari e delle bevande in Lombardia, il 9,9% del comparto italiano. A Milano ha sede circa una impresa su cinque (26,3%), una su sette a Brescia (14,2%), una su nove a Bergamo (11,3%). Rispetto all’anno scorso il settore presenta un andamento stabile mentre a Monza e Brianza cresce dell’8,6 % e a Lecco dell’1,8%.