Cresce del 2,5% il sistema alimentare italiano. Il dato si riscontra da un'elaborazione della Camera di Commercio di Milano sui dati del registro imprese del comparto al quarto trimestre 2009 e 2010. Le punte maggiori si riscontgrano in Lombardia (+4,1%), Valle d’Aosta (+3,5%) e Toscana (+3,2%). Al primo posto ancora la Lombardia per concentrazione di imprese, che precede di un soffio la Campania (11,2%
e 11,1% il peso delle rispettive regioni); sul podio anche la Sicilia, con il 10,8% delle imprese nazionali. Tra le province, Napoli guida la classifica con 4.463 imprese (5,1% del totale italiano), seguita da Roma (4.207, 4,8%), Torino (2.776, 3,2%) e Milano (2.611, 3,0%). Fra i settori più dinamici, la produzione di gelati (+23,7% in un anno), i birrifici (+17,9%) e la preparazione di omogeneizzati e alimenti dietetici (+13,3%). In valori assoluti, spiccano invece i dati relativi alle imprese che producono prodotti di panetteria e pasticceria fresca con 26.692 attività ed un peso pari al 30,4% del totale delle settore alimentare, in crescita dello 0,7% rispetto al 2009.  Numerosi anche i produttori di paste alimentari, di couscous e di prodotti farinacei simili (5.206 attività, 5,9% del totale) e i produttori dell’industria lattiero-casearia (3.543 attività, 4%). Fra le principali specializzazioni delle regioni italiane troviamo la Campania, unica produttrice nazionale di sidro e altri vini a base di frutta e prima nella lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi (248 imprese, 28,4%) come nella produzione di zucchero (9 imprese, 30%). La Lombardia si distingue nella produzione di margarina e di grassi commestibili simili (9 imprese, 56,3%), la Sicilia nella lavorazione e conservazione di pesce, crostacei e molluschi (139 imprese, 22,1%) e nella produzione di oli e grassi vegetali e animali (228, 20,8%), la Puglia nella produzione di vini (300, 16,2%) e nella produzione di fette biscottate, biscotti e prodotti di pasticceria conservati (277, 16,3%). Da segnalare infine la crescita dell’8,5% delle imprese che producono piatti pronti, precotti e take away, portando a 28.843 le attività nel 2010, contro le oltre 26.500 del 2009, con un peso del 32,8% sul totale delle imprese italiane del settore alimentare.

Fonte: Camera di Commercio di Milano