18mila imprese in più in dieci anni, oggi una impresa su cinque. Più femminile la sanità a Milano, donne dal 31% al 36%. Sorpasso in Lombardia nei servizi alla persona, sono il 52%. Nel 2013 guadagnano terreno e crescono più delle imprese maschili.

In dieci anni ci sono 18mila imprese di donne in più in Lombardia: passano da 153.755 nel 2003 a 172.167 nel 2013. Quasi la metà delle nuove imprese di donne è a  Milano (8mila imprese in più), quasi 3mila imprese in più a Bergamo e Brescia. Cresce lentamente il peso delle donne nelle imprese milanesi e lombarde, +0,1% in un anno, +1% in dieci anni. Sono un quinto di tutte le imprese. Le donne imprenditrici passano in dieci anni dal 19% al 20%  del totale delle imprese  milanesi, poco meno che in Lombardia, dove crescono dal 20% al 21%. Alcuni settori diventano sempre più femminili in dieci anni. A Milano: nella sanità passano dal 31% al 36% di tutte le imprese del settore, nell’istruzione dal 29% al 32%, nei servizi alla persona da 43% a 47%. In Lombardia: nella finanza le donne imprenditrici passano dal 18% al 21%  in dieci anni e nel settore dei servizi alla persona avviene il sorpasso con le 19mila imprese femminili che rappresentano il 52% di tutte le imprese del comparto. Nell’ultimo anno perdono meno le imprese femminili rispetto a quelle maschili: in Lombardia c’è un calo del -1% per gli uomini imprenditori contenuto a  -0,5% per le donne e a  Milano crescono del + 0,2% gli uomini e del +0,6% le donne. Emerge da un’elaborazione del Servizio Studi della Camera di commercio di Milano su dati Infocamere.

 

A Milano. Sono oltre 58 mila le imprese femminili attive a Milano nel 2013, pari al 34% di tutte le imprese “rosa” della Lombardia. E resistono nonostante la crisi, registrando una crescita dello 0,6% contro un andamento che è invece negativo a livello lombardo (-0,5%). Crescono anche gli addetti, +1,8%, sfiorando i 140 mila (pari al 5,5% degli addetti di tutte le imprese femminili italiane). Commercio, attività immobiliari e servizi vari i settori in cui le imprenditrici milanesi sono più attive.

 

“L’obiettivo del comitato imprenditoria femminile – ha dichiarato Federica Ortalli, presidente del Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di commercio di Milano - è quello di allargare il dibattito e la discussione di genere, a partire dalle imprese che mostrano una partecipazione rilevante delle donne nell’economia del nostro territorio. Dedicheremo, inoltre, incontri e iniziative ad Expo,un’opportunità per tutte le imprese milanesi e in particolare per le imprese femminili, molte delle quali sono presenti nei settori del commercio, dell’accoglienza, della ristorazione e dei servizi alla persona che avranno un indotto specifico legato all’Esposizione”.

 

Imprese femminili in Lombardia. Nel 2013 si registra un leggero calo delle imprese femminili in Lombardia che passano da 173.033 imprese attive nel 2012 a 172.167 (-0,5%). Settori principali sono il commercio (quasi 46mila imprese attive), le altre attività di servizi (19.812) e le attività manifatturiere (17.996). Di rilievo anche il settore delle attività immobiliari: in regione oltre 16mila imprese su 62mila attive in Italia (il 25,9%). Per numero di imprese, tra le province, dopo Milano vengono Brescia (23.256 imprese), Bergamo (18.419) Varese (14.044), Monza e Brianza (12.826) e Pavia (10.178).

Addetti delle imprese femminili a Milano. Sono oltre 139mila gli addetti nelle imprese femminili milanesi nel 2013, in aumento rispetto al 2012 (circa 137 mila) dell’1,8%. I settori col maggior numero di addetti sono il commercio all’ingrosso e al dettaglio (oltre 27.300 addetti), le attività manifatturiere (oltre 21.600) ed il noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (oltre 16.200). Bene anche le attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (15.400 addetti) e altre attività di servizi (quasi 11 mila addetti).

Addetti delle imprese femminili in Lombardia. Sono quasi 412mila gli addetti delle imprese femminili lombarde nel 2013. Circa 85 mila sono occupati nel commercio, tra dettaglio e ingrosso, le attività manifatturiere (84.339) e attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (52.605 addetti).

 

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