Un codice italiano dei pagamenti responsabili sul modello del Prompt payment code inglese. A prendere l'iniziativa è Assolombarda, la territoriale milanese di Confindustria. Si parte con 37 aziende: da Unicredit a mapei, da Bnl a Mediaset. Tutti si impegnano a pagare nei tempi scritti nero su bianco sui contratti di fornitura. Non solo pubblica amministrazione: spesso a saldare in enorme ritardo sono anche le aziende private. Una cattiva abitudine che si è aggravata con la crisi. Nel 2013 i crediti scaduti, e non pagati, affidati per il recupero alle imprese associate Unirec (rappresentative dell'80% del mercato) hanno toccato quota 48,6 miliardi, 5,6 in più rispetto al 2012. Di qui l'idea del codice. Possono aderire tutte le aziende italiane, anche quelle non iscritte a Confindustria. Chi firma può eseguire un marchio di affidabilità sul fronte dei pagamenti. La reputazione dell'azienda migliora. Ma potrebbe guadagnarci anche il portafogli se, come ha prospettato ieri il presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni, nei bandi pubblici i pagatori affidabili avranno qualche punto in più. 

"Stiamo pensando di insedire l'adesione al codice dei pagamenti come elemento di valutazione positivo nell'assegnazione delle gare" ha annunciato Maroni (d'altra parte la stessa Regione Lombardia ha sottoscritto il codice dei pagamenti responsabili). 

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