Ricerca: è 40enne del nord, diplomata e non ricorre a prestiti

Pmi in rosa. Le donne creano dal nulla la propria impresa, puntando sulla qualita'. Non ricorrono a prestiti e considerano insoddisfacenti servizi e azioni di sostegno. E' la fotografia scattata da una ricerca della Cna, su un campione di 101 piccole e medie imprenditrici associate, presentata a Roma martedì 15 febbraio nel corso del convegno 'L'altra metà dell'economia, imprenditrici che crescono', nel quadro del ventesimo anno della 'parte rosa' della confederazione dell'artigianato. "Il motore dell'imprenditoria e dell'occupazione femminile si accende ma rischia di spegnersi rapidamente", ha detto Paola Sansoni, presidente di Cna Impresa Donna, nel suo intervento al convegno "L'altra metà dell'economia: imprenditrici che crescono. "Perciò bisogna intervenire con rapidita' e determinazione anche sul fronte delle manchevolezze e distorsioni che caratterizzano il complesso di normative che disciplina i congedi ha continuato - la maternita', la regolazione degli orari".
La ricerca ha messo in luce come le maggiori difficoltà del fare iompresa derivino dall'insostenibile pressione fiscale. "Ritengo molto importante - ha sottolineato Sansoni - misure di sostegno attraverso forme di fiscalita' agevolata per imprese a titolarita' femminile e per imprese in cui le donne superano il 40% della forza lavoro". Altro fattore negativo riguarda l'accesso al credito. Per aiutare le imprenditrici, il Cna Impresa Donna sta implementando su tutto il territorio nazionale un progetto in collaborazione con Artigiancassa volto proprio a individuare e fornire alle aziende rosa strumenti specifici per rispondere ai loro bisogni.
In Italia, ha ricordato ancora lapresidente di Cna Impresa Donna, "una donna su due non lavora e non cerca lavoro. Si tratta di un tasso di inattivita' che supera quello di tutti gli altri 25 paesi europei. Le donne "attive" sono il 46,3% (a fronte di una media europea del 58%).
Il 27% delle donne abbandona il lavoro dopo la nascita del primo figlio e il tasso di natalita' e' dello 1,3%, ben lontano pure da quel 2,1% necessario per mantenere costante la popolazione". Sansoni ha infine posto l'accento sul fatto che le imprenditrici, "hanno saputo reagire alla crisi con dinamismo maggiore rispetto alle imprese
maschili".

Fonte: Agi