Il primo trimestre di quest’anno segna una crescita del +13,2% rispetto al medesimo periodo del 2010, che a sua volta, in piena crisi, crollava del -25,8% rispetto ai primi tre mesi del 2009. Il segnale è positivo, sebbene il confronto diretto con l’ultimo trimestre 2010 sia negativo (-8%), inquadrato nella stagionalità tipica del mercato, che presenta picchi di spesa a fine anno dovuti agli avanzi di budget delle imprese e alla crescita della domanda consumer nel periodo natalizio.  Banche e grande industria sono tornati a spendere, mentre la grande impresa inizia a pianificare un ritorno agli investimenti per il futuro prossimo. L’unione di tali capitali porta il mercato a respirare nuovo ottimismo fino ad ambire ad un ritorno al pareggio per fine anno rispetto alle perdite accumulate nel 2010. A livello geografico, sarà il Nord Ovest del Paese a trainare la spesa tecnologica (+7,8% a livello annuo) con investimenti pari al 34% del totale Italia, mentre il Centro crescerà più di tutti in termini di velocità di ripresa degli investimenti (+9,7%). La ripresa sarà più lenta nel Nord Est (+6,5%) e soprattutto nel Sud (+6,3%), penalizzato anche da un “canale” dell’Offerta IT meno strutturato. Secondo Assintel si sta poco per volta tornado ai livelli di due anni fa, ma tutto ciò dopo aver attraversato una parentesi che lascerà giocoforza un segno profondo: Si dipinge così quella che ormai è la nuova normalità del mercato IT, in cui la pressione competitiva è massima e Domanda e Offerta interagiscono come non mai sulle reti dell’informazione condivisa, che diviene asset strategico produttore di valore. Social Media, Cloud e Mobile Computing sono le parole d’ordine: processi che determinano lo sviluppo tecnologico e, contemporaneamente, tecnologie che facilitano i processi. E la variabile “velocità” diviene il vero delta competitivo.

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