Seconda una nuova ricerca di Citrix, entro il 2020 le medie e grandi aziende ridurranno del 17% lo spazio adibito alle scrivanie, mentre i dipendenti sfrutteranno in media sei dispositivi a testa per accedere alle risorse IT. Dicendo addio al concetto tradizionale e statico di desk.

La mobilità sta cambiando il mondo lavoro non solo per quello che consente di fare al di fuori delle pareti dell’ufficio, ma anche all’interno delle sedi aziendali. Secondo un’indagine di Citrix titolata Workplace of the future, l’immagine del dipendente ancorato per otto ore al giorno alla sua scrivania è quanto di più lontano dalla realtà che vivremo in un futuro prossimo.
Dalle interviste condotte da Vanson Bourne su 1.900 professionisti IT di 19 Paesi (Francia, Germania, Russia, Svezia, Paesi Bassi, Regno Unito, Brasile, Canada , Stati Uniti, Cina, Hong Kong, India, Giappone, Malaysia, Singapore, Corea del Sud, Taiwan e Thailandia) e di aziende medie o grandi è emersa una volontà di cambiamento trainata dalla possibilità del mobile, in primis quella di accesso ubiquo alle risorse IT. Entro l’anno 2020, le aziende ridurranno in media del 17% (e del 7% già nel prossimo biennio) lo spazio adibito a uffici, riprogettando il layout del luogo di lavoro per creare nuove aree dedicate alla condivisione di progetti e alla creatività.

Addio, dunque, alla vecchia scrivania? Non proprio, se non altro per l’utilità pratica di un luogo dove i dipendenti possono conservare documenti o appoggiare il Pc. Questo simbolo del lavoro impiegatizio subirà però una riduzione di importanza: le previsioni per il 2020 sono di sole sei postazioni desktop per ogni dieci lavoratori a Singapore, nei Paesi Bassi, negli Stati Uniti e nel Regno Unito, mentre altre nazioni conserveranno un rapporto scrivanie/lavoratori più elevato, come il Giappone (8,77), la Corea del Sud (7,95) e la Germania (7,90).

Quasi tutte le aziende coinvolte affermano di voler riprogettare i propri spazi per renderli più stimolanti, incoraggiare la creatività e la collaborazione fra colleghi e collaboratori presenti nella stessa stanza o connessi da remoto, in videoconferenza, telepresenza o collegati alla medesima piattaforma. E una conseguenza pratica di questo nuovo modello sarà che quasi un terzo del personale delle aziende intervistate (29%) non lavorerà più da un ufficio tradizionale.

Cambia la tecnologia, cambia lo stile di lavoro
Citrix parla a tal proposito di “stili di lavoro mobile”, specificando che circa un quarto delle compagnie (24%) li ha già adottati completamente, mentre entro la metà del 2014 questo dato raggiungerà l'83% del campione. I dipendenti opereranno da diverse postazioni, come la propria abitazione (nel 64% dei casi), sedi di progetti e sul campo (60%), oppure da strutture di clienti o partner (50%). 

Una parte delle attività sarà poi svolta in mobilità vera e propria, cioè accedendo ad applicazioni, dati e servizi aziendali da luoghi come hotel, aeroporti, bar e durante i trasferimenti. Un modello di lavoro in movimento da una postazione all’altra che è gli anglofoni sintentizzano nel termine workshifting.

Fra le motivazioni che stanno trainando questo processo, le risposte dei 1.900 professionisti evidenziano vantaggi sui due fronti: per le aziende e per i loro dipendenti. Questi ultimi, infatti, traggono beneficio dal workshifting in termini di maggiore flessibilità (65%), aumento della produttività personale (62%), minore tempo per il pendolarismo (61%) e un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata (55%). Il 48% degli intervistati, inoltre, dichiara di poter trascorrere più tempo con i clienti (48%).

Per le organizzazioni, invece, questo modello crea un ambiente di lavoro più flessibile e agile (73%), consente di contenere le spese associate al personale (53%), riduce i costi degli immobili (48%) e aiuta ad attrarre (47%) e trattenere (44%) i talenti migliori. In particolare, otto aziende su dieci tra quelle già entrate in quest’ottica e già votate al bring your own device hanno osservato effetti positivi sui costi.

Gestione dei dati, un problema irrisolto
Come ripetuto da moltissime indagini recenti sul tema del bring your own device e della mobilità, per le aziende sarà cruciale riuscire a gestire in modo responsabile e sicuro i propri dati, regolando con policy intelligenti l’accesso alle diverse risorse corporate da parte della forza lavoro mobile.

Il 65% delle realtà coinvolte in questa survey considera l’idoneità come un elemento fondamentale della policy per gli stili di lavoro mobili. Nella realtà attuale e nelle intenzioni per il futuro, le imprese stanno scegliendo di affidarsi a più tecnologie complementari, incentrate sulla gestione sicura dei dati e delle app, e inclusive di virtualizzazione desktop, sistemi di gestione della mobilità e soluzioni di Unified communication and collaboration.

“La tecnologia per realizzare il luogo di lavoro del futuro è già disponibile e collaudata, e i piani per la sua realizzazione possono essere attuati facilmente”, ha dichiarato Mick Hollison, vicepresidente integrated marketing and strategy di Citrix. “Avranno successo le realtà che sapranno gestire correttamente il personale e la cultura aziendale per coinvolgere la forza lavoro del futuro”.