Fonte: Key4Biz

La SPPF (Società di gestione dei diritti di produttori di dischi indipendenti) ha portato YouTube davanti al Tribunale di prima istanza di Parigi con l’accusa di “contraffazione”.

Il direttore generale Jérôme Roger, in una conferenza stampa organizzata per l’occasione, ha fatto sapere che “un consistente numero di video musicali, prodotti da almeno un centinaio di associati, dietro espressa richiesta erano stati ritirati nel 2008 da YouTube, ma che adesso sono nuovamente online”.

La SPPF ha quindi chiesto 10 milioni di euro come risarcimento per i danni prodotti e gli interessi.

Per contro, la SPPF ha chiuso un accordo con i canali televisivi privati per l’uso di questa musica nei programmi Tv. Questa intesa mette fine ad alcuni contenziosi risalenti al 2007 e, più precisamente, dopo “quasi 15 anni di conflitto tra artisti-interpreti, produttori e broadcaster”.

 

Le somme provenienti da questi accordi “dovrebbero portare circa 6 milioni di euro” nelle casse della SPPF per lo scorso anno.

La Società “spera di concludere un identico accordo con i canali televisivi del servizi pubblico”.

 

La SPPF ha tra l’altro comunicato che per il 2008 i propri proventi sono aumentati del 15% per raggiungere 14,53% milioni di euro (12,67 nel 2007).

La crescita è in parte dovuta a “elementi eccezionali” come il recupero di alcuni diritti su copie private. Senza questi l’aumento sarebbe stata del 4,5%.

 

I diritti relativi alle clip sono “avanzate del 13,26% per via dell’arrivo dei canali su digitale terrestre (W9, Virgin 17) e di una migliore diffusione del repertorio della SPPF su M6”.

 

Per i prossimi mesi, la SPPF spera di arrivare a un aumento delle remunerazioni versate dai titolari dei luoghi dove si trasmette musica come contropartita del diritto a diffondere musica.

La SPPF divide ai suoi 1.300 membri, tutti indipendenti, le entrate percepite da chi usa la musica (radio, Tv, discoteche, copie private…).