Comunicato stampa Assintel su decreto anti-crisi
Un commento che, volutamente, è stato lasciato sedimentare per alcuni giorni, per riflettere a mente fredda su un provvedimento che delude molte delle aspettative di partenza.

 

Ne resta deluso, in primo luogo, chi crede fermamente che il rilancio del nostro Paese non possa prescindere da una politica sistemica di Innovazione tecnologica.
"La nostra è e rimane una crisi endogena e strutturale, figlia del declino della nostra Politica  e della decadenza di un sistema economico non più competitivo", sottolinea Rapari.
"Investire in innovazione è strategico per ottimizzare i costi, razionalizzare la struttura organizzativa, essere presenti sul mercato globale. E l'investimento in tecnologia rende da  2,5 a 6 volte più rispetto a quello tradizionale, come conferma il recentissimo Rapporto sul Terziario del nostro ufficio studi di Confcommercio".
Ne resta delusa la filiera del Terziario, che costituisce ormai la stragrande maggioranza del nostro sistema economico, ma che vede ancora una volta privilegiati gli interventi per l'industria manifatturiera.
Ne resta deluso il mercato ICT, che comincia a sentire la crisi in modo forte, e che non riesce a comprendere come mai, ancora, non si punti sul suo rilancio: perchè è un dato ormai consolidato, ma evidentemente ignorato, il valore anticiclico degli investimenti in Innovazione per  superare le fasi di incertezza economica.

L'auspicio che Assintel lancia al Governo e al Parlamento, a questo punto, è che durante il percorso di conversione del Decreto in Legge la misura possa essere integrata con un'estensione degli incentivi anche all'adozione di tecnologie innovative, in particolare software e servizi IT.

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Per informazioni:

Andreas Schwalm
Resp. Comunicazione
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