Da un punto di vista geografico e urbanistico, il territorio italiano è estremamente diversificato e ciò rende difficile l’adattamento delle future smart cities a un unico standard o modello.
Il comparto che richiederà maggiori investimenti è quello della qualità della vita, che dipende strettamente dalla mobilità. Per questo le città metteranno a punto piani triennali di sostenibilità, con un investimento pari a circa il 2.5% del loro PIL. In particolare si punterà al trasporto sostenibile e alla creazione di infrastrutture che lo agevolino.

 Secondo una ricerca di Cittalia per conto di Siemens su un campione di 54 città italiane medio-grandi, sono state individuate 6 categorie sensibili:

  • Ambiente, di cui fanno parte città di medie dimensione del Centro/Nord
  • Benessere, categoria in cui spicca la città di Napoli per l’eccellenza di offerta di servizi sanitari
  • Città ideali, che corrispondono a Bergamo, Brescia, Padova, Trento e che godono di un’alta qualità di vita
  • Energia, dove forte è la presenza del comparto meridionale, in particolar modo della Puglia
  • In divenire, dove si registra la presenza prevalente di città del Meridione
  • Mobilità, dove dominano le grandi città metropolitane, come Roma, Milano, Palermo e Torino.

Fonte: TuttoGreen