A novembre il Ministero dell'Istruzione ha lanciato il bando per il finanziamento delle reti wifi e per progetti formativi per le competenze digitali. Le Regioni hanno stanziato risorse per la dotazione tecnologica. Le lavagne interattive multimediali sono ormai presenti in moltissime aule e ci sono stati diversi progetti per informatizzare le scuole 2.0. Nella sola Lombardia sono stati stanziati 20 milioni di euro per le scuole secondarie e più di 500mila euro per la formazione dei docenti.
Il 2014 si preannuncia davvero come l'anno della svolta per la scuola italiana nella sfida della digitalizzazione, che parte dalla presa di coscienza dell'importanza che le tecnologie stanno assumendo nella vita quotidiana dei nostri ragazzi e dello spazio che devono avere nella vita scolastica.

 Ma è importante il focus da cui partire: la scuola deve educare, formare, far diventare i nostri ragazzi veri cittadini digitali in mondo competitivo e globalizzato e tutti gli strumenti devono concorrere a renderne più efficace l'apprendimento. Tutto deve contribuire a una didattica nuova, che permetta ai ragazzi di confrontarsi con problemi articolati, complessi, mettendo in campo i loro saperi, spingendoli a misurarsi con compiti di realtà in cui dimostrare le competenze acquisite. A questo fine il web conduce a un apprendimento connettivo, a un sapere che si accresce e si modifica, se il docente è in grado di costruire un adeguato ambiente "liberante", dove il docente interagisce con i ragazzi, ma anche con gli altri docenti sia della propria sia delle altre scuole.

Fonte: Il Sole 24 Ore