Per uscire dalla crisi, il turismo punta sull’innovazione digitale: stanno infatti nascendo numerose startup con servizi di booking differente rispetto a quello tradizionale. Si rivolgono all’utente finale Weekend-a-gogo e Hotelbid: la prima propone pacchetti weekend di varie tipologie scontati fino all’80% del prezzo grazie ai Wagg Coin, la seconda mette nelle mani del cliente il potere di decidere il prezzo nelle 26mila strutture ricettive che aderiscono, perciò l’utente fa il prezzo del soggiorno e l’hotel decide se accettare la tariffa o rifiutare. 

Oltre al booking e in generale all'ecommerce, uno dei terreni più promettenti sono le app che, sfruttando la georeferenziazione, danno contenuti o servizi a valore aggiunto. Un mercato talmente in crescita che ci sono startup che offrono servizi a chi vuole fare app. Per esempio due imprenditori italiani in Silicon Valley hanno creato CicerOOs: nato come un motore di ricerca, attualmente fornisce tecnologia "intelligente" (semantica) a siti e app mobile di informazione turistica, booking travel, tour operator, agenzie di marketing, aziende di trasporti, website per eventi ed infine software house. Il motore di ricerca aggrega in un unico punto tutte le informazioni, in oltre 100 lingue, che caratterizzano e rendono unico un luogo.

Fonte: Il Sole 24 Ore