A sei mesi dall’approvazione del regolamento italiano per l’equity crwdfunding, norma che permette alle startup di raccogliere fondi online, la prima e unica società ad aver chiesto e ottenuto l’autorizzazione a operare come intermediaria comincia l’attività.
Il portale si chiama StarsUp, è nato su iniziativa dei commercialisti Matteo Piras, Carlo Piras e Alessandro Scutti ed è stato approvato dalla Consob.
Dopo la registrazione, i passaggi che portano all’investimento sono abbastanza rapidi: bisogna rispondere a un questionario per dimostrare di essere consapevoli dell’azione che si sta per compiere, ci vuole un minuto d’orologio per dare il proprio assenso a tutti i quesiti, e comunicare la cifra che si intende investire.

 Sotto i 500 euro è possibile completare il tutto con un bonifico online, se la cifra è superiore bisogna recarsi nella propria filiale e confermare nuovamente di sapere cosa si sta facendo e di essere in grado di mettere mano al portafoglio. Questa seconda opzione può essere compiuta per ora solo da chi ha un conto corrente in Banco Popolare o Credito Bergamasco. 
Solo se la cifra viene raggiunta con, passaggio necessario ma non sufficiente, il contributo del 5% di una banca, una fondazione bancaria o di un incubatore il denaro viene trasferito nelle casse della startup. 

Fonte: Corriere.it / Tecnologia