La decisione annunciata dal Dipartimento americano del Commercio. L'Icann: "Una decisione storica per la rete". Una scelta in tal senso era stata chiesta da tempo al governo degli Stati Uniti dall'Unione europea.

 Il governo americano intende cedere il controllo dei domini Internet in favore di una "comunità globale di attori". La decisione è stata annunciata dal Dipartimento americano del Commercio, al quale risponde l'Icann (International for assigned names and numbers)", ovvero l'autorità che decide sull'utilizzo e la presenza dei domini nel mondo. Si tratta, afferma l'Icann sul proprio sito, di una decisione "storica" per la rete. "Stiamo invitando governo, settore privato, società civile e altre organizzazioni Internet a unirsi a noi nella gestione di questo processo di transizione", spiega in una nota l'amministratore delegato di Icann, Fadi Chehade. "Tutte le parti interessate meritano di aver voce in capitolo allo stesso modo nella gestione e nella governance di questa risorsa globale", ha aggiunto.


Nell'ambito di questa trasformazione, sottolinea la nota, "non verrà modificato il ruolo di Icann come unico identificatore del sistema" dei domini. Da tempo l'Unione europea sollecita Washington a una iniziativa di questo genere, verso un nuovo modello cooperativo nella governance della Rete.

L'idea, ha spiegato il dipartimento del Commercio, è "di sostenere e rinforzare il modello di una governance globale di internet". "E' arrivato il momento di avviare un processo di transizione", ha dichiarato il segretario aggiunto Lawrence Strickling.

La prima tappa di questa fase di trasformazione sarà il prossimo meeting di Icann, a Singapore, il prossimo 23 marzo.

Tuttavia, questa apertura non piace a pezzi importanti dell'impresa americana, ma anche ad alcuni esperti della rete, preoccupati dal fatto che dare un maggior ruolo a Paesi come la Russia e la Cina nella regolamentazione del web, potrebbe portare a una minore libertà e a una maggiore censura ai danni della libertà d'espressione.

E c'è chi già parla del rischio di una 'balcanizzazione' del web. Secondo il piano dell'amministrazione Obama, la nuova governance dovrebbe invece assicurare che l'Icann rimanga un ente libero dal condizionamento dei governi, in grado di garantire una rete aperta, accessibile, ma allo stesso tempo sicura e stabile. E dalle prime reazioni, pare che i big della Silicon Valley siano pronti ad appoggiare questa svolta, considerandola ormai inevitabile dopo lo scoppio dello scandalo Datagate.

Fonte: La Repubblica