Le startup “Big Data Analytics & Business Intelligence”: le opportunità dall'incontro tra il mondo dei Social e le aziende
Sono oltre 350 le startup finanziate nell’ambito dei Big Data Analytics e la Business Intelligence (BDA & BI) e finanziate da investitori istituzionali negli ultimi due anni. Elementi che accomunano le startup operanti in tale ambito, l’attenzione all’integrazione dei dati interni con quelli Social e le tecnologie mobile e cloud.
Lo scenario internazionale
La Ricerca ha individuato circa 350 startup operanti nell’ambito dei Big Data Analytics e la Business Intelligence (BDA & BI) e finanziate da investitori istituzionali negli ultimi due anni. In particolare, sono state considerate quelle startup che offrono servizi di BDA&BI, trascurando quelle aziende che invece ne usufruiscono.
Le tipologie di Startup identificate possono in prima istanza essere categorizzate in base al cliente a cui si rivolgono: circa l’88% delle startup analizzate hanno come clienti aziende e organizzazioni (B2B) che usufruiscono dei sistemi di BDA&BI per migliorare le performance del proprio business o quantomeno per valorizzare i dati a disposizione al loro interno; il restante 12%, invece, dedica la propria offerta al consumatore finale (B2C).
Considerando le sole startup B2B è possibile ancora suddividerle per tipologia di dato trattato e per tipologia di analisi.
Il censimento ha evidenziato che il 52% delle soluzioni offerte dalle Startup gestiscono e/o analizzano dati interni all’azienda, il 23% sfrutta anche dati provenienti dall’esterno dell’azienda e il restante 25% integra le fonti dati interne con quelle esterne.
Per quanto riguarda la tipologia di sistema, lo studio ha evidenziato che circa il 63% delle Startup offre soluzioni di Performance Management & Basics Analytics, mentre il 37% offre anche funzionalità di Advanced Analytics.
Un’ulteriore classificazione può essere effettuata tenendo conto del target di riferimento a cui la specifica applicazione di Analytics si rivolge.
In particolare, lo studio condotto ha permesso di identificare differenti tipologie; le più diffuse sono di seguito brevemente descritte.
• Startup che offrono strumenti utili al Marketing (23%) e che sempre più integrano funzionalità Social, con l’obiettivo di migliorare i prodotti/servizi e aumentare la presenza del brand su canali promozionali tradizionali e non (Click Tale, CANDDi, Clikfox e Demandbase).
• Startup per il monitoraggio dati/performance (13%); rientrano in questa categoria tutte quelle startup che offrono soluzioni che permettono la raccolta di dati provenienti da una determinata fonte, l’analisi di questi e la redazione automatica di un report volto a definire lo stato attuale del parametro monitorato (MongoDB, Skyera e GoodData).
• Startup che offrono soluzioni all’IT (13%) per individuare e analizzare le relazioni esistenti all’interno di un sistema IT e tra le diverse entità informative (Netskope e App Annie).
• Startup che offrono soluzioni per il customer management (12%), che permettono di monitorare e analizzare il comportamento degli utenti e, talvolta, identificare le azioni ottimali da effettuarsi per interagire al meglio con i clienti (On The Spot Systems, Retail Next e Opinion Lab).
• Startup che offrono soluzioni per il monitoraggio delle performance aziendali e di business (9%) con lo scopo di supportare i processi di pianificazione e le decisioni (Appdynamics e Domo).
• Startup operanti all’interno dei processi di Sales (9%) e di pre e post vendita che includono l’ottimizzazione della promozione commerciale, la presa degli ordini, la pianificazione della produzione e la distribuzione (InsightSquared).
Con percentuali più basse troviamo startup che offrono servizi di altre tipologie, quali ad esempio negli ambiti di Security, Legal, Healtcare, HR e Procurement e Supply Chain.
Lo scenario in Italia
Il fermento emerso a livello internazionale si riflette anche in Italia: sono 25 le startup operanti in ambito Big Data Analytics e Business Intelligence che hanno ottenuto finanziamenti da VC, Investment Company e Incubatori negli ultimi due anni.
L’analisi mostra come in Italia il 48% delle startup in tale ambito fa riferimento al mercato B2B, mentre il restante 52% al B2C. Soffermandosi sulle sole startup B2B, il 58% si occupa di dati interni, mentre il 42% di dati provenienti da fonti esterne. Rispetto al target di riferimento, la maggior parte sono dedicate al marketing (42%), all’IT (33%) e al customer management (17%).
Dall’analisi emerge come le startup che abilitano servizi di Big Data Analytics e Business Intelligence operano in campi molto diversi tra loro, ma tutti rivolti ad automatizzare e ottimizzare processi spesso core per le organizzazioni che adottano tali tipi di servizi. I trend più significativi che stanno influenzando le startup nascenti sono l’attenzione all’integrazione dei dati interni con quelli Social e le tecnologie mobile e cloud.
Fonte: EconomyUp