Nanolaser per "stampare" cellulari sui capi d'abbigliamento. Risonanze magnetiche in grado di catturare le immagini anche di un singolo elettrone. Concentratori solari luminescenti che rivoluzionano il design degli edifici, trasformando qualsiasi elemento architettonico in un pannello solare. Innovazioni possibili grazie alle ricerche in campo nanotecnologico. 


A partire dalla prima mondiale dello "spaser" in carbonio e grafene, un laser su scala nanometrica realizzato dai ricercatori della Monash University di Melbourne, per un nuovo tipo di elettronica eco-friendly, che in futuro potrà stampare un cellulare estrememente sottile sui vestiti. I dispositivi basati sullo spaser possono infatti essere utilizzati come alternativa ai transistor correnti per superare i limiti di miniaturizzazione.


I ricercatori hanno scelto di sviluppare lo spaser utilizzando grafene e nanotubi di carbonio, centinaia di volte più forte dell'acciaio, e migliori conduttori di elettricità rispetto al rame. Oltre a resistere alle alte temperature. La ricerca australiana ha mostrato per la prima volta che grafene e nanotubi di carbonio possono interagire e trasferire energia tra loro attraverso la luce. Queste interazioni ottiche sono molto veloci e a basso consumo energetico, e quindi sono adatti per applicazioni come i chip dei computer. Ma gli scienziati della Monash University sperano di poter impiegare il nano-laser anche in campo medico, per uccidere le cellule tumorali senza danneggiare i tessuti sani.

Continua su: Il Sole 24 ore - Francesca Cerati