BRESCIA - Una situazione emersa anche in occasione della presentazione del Settimo rapporto UniCredit sulle piccole imprese, dal titolo «La ricerca di nuovi mercati: la sfida delle piccole imprese tra cambiamento e tradizione»; è stato illustrato, nella sede del gruppo a Brescia, da Monica Cellerino (responsabile del Territorio Lombardia), e Carlo De Falco (direttore esecutivo Lombardia del network «Famiglie&Pmi»). L'indagine ha messo la provincia a confronto con la Lombardia puntando sulle interviste a un campione di imprenditori.
Dalle risposte, in un contesto caratterizzato da una domanda interna che stenta a ripartire, è emerso come l'export appare l'unica via strategica. «La proiezione oltre confine non è più un opzione, ma una necessità», ha detto Monica Cellerino. E in questa prospettiva è emerso, nel Bresciano, l'avvio di un processo di rinnovamento, con le imprese più attente al controllo dei costi (attuato dall'89,4% delle internazionalizzate contro il 75% delle non internazionalizzate), a un aumento della qualità (65% contro 62%), ad accrescere il contenuto tecnologico della propria offerta (51% contro 39%), potenziare marketing e comunicazione (50% contro 36%), ampliare l'offerta (46% contro il 42%) e rafforzare il patrimonio.

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