Per la prima volta l’Amministrazione è tra i promotori del Salone della Responsabilità Sociale d’Impresa alla Bocconi 
 
Milano, 30 maggio 2012 – “Per un’Amministrazione sviluppare la responsabilità sociale di impresa significa intervenire nelle procedure di acquisto, con politiche di conciliazione per i propri dipendenti, favorendo la mobilità con mezzi pubblici, riducendo sprechi. In altri termini, con politiche e procedure che riguardano il funzionamento della macchina pubblica e che hanno effetti sul territorio e sui diversi attori della vita economica e sociale. È evidente che la responsabilità sociale di territorio, perché sia efficace deve rispondere ai bisogni espressi dalla società, aumentando, per esempio, l’attrattività per le imprese e per i talenti che in quel contesto operano. Questi bisogni possono consistere in una richiesta di maggiore consapevolezza e pratiche ambientali, sociali, culturali. Questo approccio implica una maggiore valorizzazione dei beni pubblici, la costruzione di ‘senso di comunità’ attraverso il coinvolgimento della cittadinanza e delle imprese su obiettivi comuni”. 
Lo ha dichiarato l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo economico, Università e Ricerca Cristina Tajani, nel corso del suo intervento al Salone della Responsabilità Sociale d’Impresa “Dal dire al fare”, in programma oggi e domani presso l’Università Bocconi. È la prima volta che il Comune di Milano è tra i promotori del Salone della Responsabilità Sociale d’Impresa.

“Il Comune di Milano sta lavorando in questo senso, e stiamo verificando la possibilità di inserire le forme di low profit tra i criteri premiali dei prossimi bandi. Alcune cose concrete le stiamo già facendo: la Fondazione Welfare Ambrosiano interviene a sostegno di microimprese e persone con forme di microcredito. Inoltre abbiamo stipulato un accordo con i sindacati per una maggiore trasparenza e sicurezza negli appalti, in particolare in vista di Expo 2015. Ricordo inoltre il bando per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, mentre abbiamo avviato un approfondimento sul concetto di ‘mutualità’ di territorio con gli stakeholders (sindacati, Provincia, Camera di Commercio) della Fondazione Welfare, quindi con il coinvolgimento del mondo produttivo, del terzo settore e della pubblica amministrazione”.