“Aiuti alle donne che lavorano”

 

Parte dalle aziende milanesi e lombarde la via che conduce a una più facile conciliazione tra famiglia e ufficio. È stata presentata ieri in Assolombarda la Carta per le pari opportunità e l’uguaglianza nel mondo del lavoro. Sedici aziende hanno già sottoscritto i dieci punti del documento. E si sono così impegnate a rimuovere ogni discriminazione legata a genere, età, disabilità, etnia, fede religiosa e orientamento sessuale.

La Carta può contare sul supporto dei ministeri del Lavoro e delle Pari opportunità oltre che della Consigliera nazionale di Parità. Tra le aziende impegnate sul fronte delle pari opportunità molte multinazionali (L’Oreal, Ibm, Pirelli, Nestlé). Oltre al mondo della cooperazione.

Ma non è questa l’unica iniziativa che parte dalla Lombardia a favore della conciliazione. Per valorizzare e mettere in luce migliori esperienze nelle imprese lombarde, la regione Lombardia promuove insieme con Altis (l’alta scuola impresa e società dell’università Cattolica) il premio FamigliaLavoro. Le imprese possono iscriversi fino al 16 settembre per segnalare le proprie iniziative “amiche” dei dipendenti con figli.

Qualche esempio. Accor Services Italia mette a disposizione un maggiordomo virtuale. In sostanza un servizio per il disbrigo di incombenze di tutti i giorni: pratiche, lavanderia, calzoleria, sartoria, ritiro di esami medici e piccoli acquisti. Il maggiordomo è presente in azienda due volte alla settimana in orari prestabiliti.

Interessante anche il servizio di take-away sviluppato a partire dal 2001 dalla mensa aziendale di Avon.

Particolarmente utili alle famiglie (e alle mamme in particolare) i progetti per il potenziamento della flessibilità oraria come quello della mantovana Lubiam. Qui i dipendenti con esigenza di cura verso figli piccoli o parenti anziani possono contare sul telelavoro.

 

Fonte: Corriere della Sera (Rita Querzé)

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