È stata la prima donna a diventare ministro dell'Economia in un Paese del G8.

Giurista di formazione, ex avvocato d'affari nel prestigioso studio statunitense Baker &McKenzie, prima donna a diventare ministro dell'Economia in un Paese del G8, Christine Lagarde è stata negli ultimi anni una dei protagonisti della scena economica e finanziaria globale.


Arrivata a Bercy nel 2007 un po' da outsider, dopo qualchemese da ministro dell'Agricoltura, con l'incarico esplicito di modernizzare il sistema economico francese, ha affrontato conintransigenza le fasi turbolente della crisi finanziaria, imponendo la logica del rigore fuori e dentro il ministero.

Cosa che le ha attirato non poche antipatie tra i compagni dipartito, ma le ha anche consentito di divenire il secondo ministro dell'Economia più longevo della 5/a Repubblica, dietroal solo Valery Giscard d'Estaing, arrivato poi fino all'Eliseo. Eppure, in molti la davano in partenza già allo scorsorimpasto di governo, a novembre del 2010. Il presidente Nicolas Sarkozy, raccontavano in quei giorni i giornali francesi,l'avrebbe voluta sulla poltrona di Primo ministro, al posto diun Francois Fillon in calo di popolarita'. Offerta che che laLagarde avrebbe però gentilmente declinato, preferendo non lasciare il timone dell'economia proprio all'inizio della presidenza francese del G20.

Con grande disappunto del suo 'coinquilino' a Bercy, il giovane e ambizioso ministro delBilancio Francois Baroin, che oggi pare in pole position persuccederle se si concretizzasse il passaggio alla guida del Fmi. L'avvocatessa convertita alla politica, però, rischia diinciampare proprio su una questione giudiziaria: nei giorni scorsi, il procuratore della Corte di Cassazione ha chiesto al Tribunale della Repubblica di aprire un'inchiesta sul suo comportamento nella complessa diatriba tra l'ex banca pubblicaCredit Lyonnais e l'uomo d'affari Bernard Tapie, accusandola di aver agito per favorire quest'ultimo. Problemi in patria a cui fanno da contraltare i numerosi consensi raccolti sulla scena internazionale, dove la Lagarde piace agli interlocutori istituzionali e ai media, grazie al suodecisionismo e alle sue posizioni nette, unite a un'ottimapadronanza dell'inglese.

Nel 2009, una giuria di espertiradunata dal Financial Times l'ha eletta miglior ministro delleFinanze della zona euro, definendola ''una star tra i decisionmaker dell'economia mondiale'', e nel 2010 il magazine Time l'hainserita tra le cento persone più influenti del mondo. I segreti del suo successo? ''Aspettarsi l'imprevedibile - raccontava qualche tempo fa a una giornalista di Forbes - e poi, una cosa che mi raccomandava sempre il mio allenatore quando ero nella nazionale di nuoto sincronizzato: stringere identi e sorridere''.

 

Fonte: ansa.it