ROMA - Il 9 febbraio 2011 Elisabetta Serafin, 52 anni, nubile e senza figli, é diventata segretario generale del Senato, scelta direttamente dal presidente di Palazzo Madama Renato Schifani in una rosa di tre vicesegretari e 17 consiglieri parlamentari per «assoluto merito e per terzietà».  Laureata in giurisprudenza alla Sapienza con il massimo dei voti (e la lode) per una tesi di diritto parlamentare comparato é entrata nel 1984 in Banca d'Italia per essersi piazzata al primo posto nel concorso per la carriera direttiva a indirizzo. E prima in graduatoria anche al concorso del Senato nel 1985: aveva 27 anni; a 28 era già al delicatissimo servizio di segreteria dell'assemblea, il cuore del Senato; a 45 è diventata direttrice vincendo la sfida con un funzionario appoggiato dalla Lega. Alla cerimonia per la nomina, Serafin ha citato come suoi modelli Pietro Scoppola, Leopoldo Elia e Giuseppe Vegas, tre ex funzionari del Senato che si sono distinti in politica e nelle istituzioni e ha ricordato i suoi predecessori Gaetano Gifuni (ora alla segreteria del Quirinale) e Antonio Malaschini (nominato consigliere di Stato). Figlia di un commesso al Senato, nel giorno della nomina ha ricordato con orgoglio le sue «umili origini».