Roma, 3 apr. - (Adnkronos) - Gli italiani sognano la sicurezza del posto di lavoro e, sorpresa delle sorprese, il buon equilibrio tra la vita professionale e quella privata. Una condizione che ''riguarda una buona fetta dei lavoratori'' tanto che per i giovani ''la possibilità di conciliare bene, a volte diventa più importante della carriera''. E' quanto dichiara all'Adnkronos, Mario Molteni, direttore Altis, Alta Scuola Impresa e Società dell'Università Cattolica, presentando la nuova edizione dell'International Work Life Balance Award, il premio lanciato in collaborazione con la Regione Lombardia.

L'obiettivo? Premiare le realtà provenienti da ogni parte del mondo che esemplificano le migliori prassi di conciliazione famiglia-lavoro adottate da realtà imprenditoriali, non profit e pubbliche a favore di lavoratrici e lavoratori. Al premio possono partecipare imprese di ogni dimensione, enti pubblici, organizzazioni non profit, fondazioni e associazioni che invieranno la candidatura entro il 13 aprile scaricando la scheda dal sito della Regione (www.premiofamiglialavoro.regione.lombardia.it). La premiazione avverrà in occasione del VII Incontro Mondiale della Famiglia il 30 maggio-1 giugno.

Il progetto, spiega Molteni, ''ha preso vita tre anni fa e ha l'obiettivo di sensibilizzare sul tema della conciliazione sul quale ci sono dei margini di miglioramento particolarmente elevati''. Ma in questi anni, aggiunge Molteni, ''abbiamo assistito ad un'adesione crescente''.

Il processo, però, ha bisogno di tempo e intervenire sulla cultura aziendale non è sempre facile. ''Ci sono imprese che fanno della presenza sul posto di lavoro un criterio per misurare la fedeltà del dipendente" ma ci sono altre invece che si stanno svecchiando e, ad esempio, "incentivano il telelavoro parziale, iniziando a valutarne i vantaggi'' come la maggiore concentrazione e l'abbattimento dei tempi di spostamento casa-lavoro.

Le soluzioni poi non necessariamente comportano un onere per l'impresa e gli esempi sono molteplici: mettere a disposizione la mensa per acquistare il cibo anche per la cena, una persona per districare le faccende 'noiose' come pagare le bollette o il parcheggio riservato alle future mamme. Si tratta di iniziative che, sottolinea Molteni, ''per l'azienda hanno un costo limitato ma l'impatto nella vita delle persone è notevole''.

In questo processo di armonizzazione per Molteni è importante che le aziende ricordino di ascoltare le esigenze dei propri dipendenti anche perché ''qualsiasi intervento inizia sempre con una fase di ascolto altrimenti si rischia di buttare via soldi e tempo''. 

Fonte: IGN -Adnkronos