Continua l'attuazione della riforma del lavoro. Nel 2013 arrivano risorse (78 milioni per il periodo 2013-'15) e nuovi criteri per la conciliazione dei tempi tra lavoro e famiglia ed il congedo parentale. L’INPS si occuperà del monitoraggio della spesa.

Il provvedimento (al quale manca il placet della Corte dei Conti per il "via libera") prevede che dopo undici mesi di maternità, le donne che decideranno di tornare al lavoro potranno chiedere voucher di importo pari a 300 euro al mese per sei mesi da utilizzare per pagare baby sitter. Altrimenti avranno un contributo con bonifico diretto dell’INOS all’asilo nido pubblico o privato scelto dalla madre. Per ottenere il bonus bisogna fare richiesta all’INPS; ci sarà una graduatoria nazionale, che valuterà l’indicatore ISEE (quindi il reddito) e l’ordine di presentazione delle domande. Restano da stabilire le modalità per la domanda online. I voucher saranno erogati entro 15 giorni alle lavoratrici madri che avranno scelto l’opzione del baby sitting. Per ogni voucher mensile, la lavoratrice vedrà ridotto per pari durata il periodo di congedo parentale. In quanto a quest'ultimo, per l’accesso e l’utilizzo per i padri in soluzione unica (non a ore), c’è distinzione tra quello obbligatorio, che sarà di un giorno, e quello facoltativo di due giorni (scalato dal periodo che spetta alla madre), a partire dalle nascite del 2013. Ne potranno godere tutti i padri, anche adottivi o affidatari, che ne facciano richiesta entro il quinto mese di vita del figlio, avvisando il datore di lavoro con almeno 15 giorni di preavviso.

Il Governo ha anche approvato il Decreto Salva infrazioni UE, che unisce interventi diversi volti ad adeguare le normative italiane alla normativa europea, chiudendo anche quattro procedure di infrazione. E' previsto il congedo parentale a ore, novità per l’ordinamento italiano: padri e madri potranno usufruirne in modo più elastico del congedo parentale, suddividendolo anche in ore, per esempio scegliendo di lavorare a mezza giornata (indennità 30% dello stipendio). L'ex congedo facoltativo, permette a entrambi i genitori un periodo di sei mesi ciascuno, fino a un massimo di 10 in tutto, che possono diventare 11 nel caso in cui sia il papà a prendere almeno tre mesi consecutivi.

In tema di maternità, è estesa alle lavoratrici autonome del settore della piccola pesca marittima e delle acque interne, l’indennità di maternità riconosciuta alle lavoratrici autonome, artigiane ed esercenti delle attività commerciali e alle imprenditrici agricole. Per gli ultimi due mesi di gravidanza e i tre successivi alla data del parto è riconosciuto l’80% del salario giornaliero convenzionale previsto per i pescatori della piccola pesca marittima e delle acque interne.

Fonte: www.fiscopiu.it