Presso la Camera di Commercio di Reggio Calabria, la fondazione Marisa Bellisario ha presentato stamattina il rapporto "Donna è impresa. Il volto delle imprese femminili calabresi", uno spaccato delle loro
attività imprenditoriali dal 2006 al 2010. Il dato più interessante che è emerso dall'analisi del rapporto è che il tasso di femminilizzazione dell'impresa calabrese è superiore alla media nazionale, 25% rispetto al 23,4%. Le donne calabresi gestiscono più di quarantacinquemila aziende della nostra Regione, con un'incisività maggiore nella provincia reggina, circa tredicimila (26%). Per quanto riguarda la struttura giuridica, le donne portano avanti soprattutto ditte individuali (73%), mentre le società di capitali, di minore rilievo ma comunque presenti, registrano un tasso di femminilizzazione più cospicuo rispetto a quello nazionale. Ma in quale settore le nostre manager sono più attive? E' il commercio quello primario (quasi 35%), seguono a distanza l'agricoltura (17%) e una piccola parte impiegata nei servizi di alloggio e ristorazione. I lavori sono conclusi con l'intervento dell'on. Lella Golfo, presidente della Fondazione Marisa Bellisario. "La nostra fondazione - ha spiegato - è da più di vent'anni impegnata per incoraggiare i talenti femminili e la loro professionalità. Le donne sono una grande risorsa per il Paese, ma soprattutto per il Mezzogiorno, insieme a tutti i giovani. Bisogna smettere di pensare alla figura femminile soltanto come 'angelo del focolare', uno stereotipo ormai irreale. Piuttosto è necessario ritenere la donna come motore dell'economia sia familiare sia del mercato. Ma - ha ammonito Golfo - siamo a livelli ancora non incoraggianti. L'occupazione femminile calabrese è molto bassa rispetto alle altre parti dell'Italia. La chiave di volta è investire sulle donne nei sistemi di potere economico, ma, e questo è decisivo, nella politica. Vedo un grande impegno da parte della Giunta regionale e di tutto l'associazionismo, quindi le speranze sono concrete".
Le donne ribadiscono il loro ruolo da protagoniste, la Calabria sarà capace di incentivare questo talento?

Fonte: Fondazione Bellisario