Violenze e discriminazioni contro le donne vanno combattute senza sosta. Lo ha ribadito il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione delle celebrazioni al Quirinale dell'8 marzo. ''L'esposizione delle donne alla violenza e alla furia omicida'' degli uomini ''indicano -ha detto il capo dello Stato- una visione proprietaria e distruttiva degli affetti. Certi orribili, recenti e anche recentissime cronache potrebbero indurci a ripartire dai fondamentali''.

La scarsa occupazione femminile per il Presidente rappresenta ''uno dei fattori di debolezza dell'economia italiana al quale è necessario porre rimedio''.

In famiglia la redistribuzione tra i due genitori dei congedi parentalipuò contribuire a facilitare la conciliazione tra lavoro e famiglia, ha affermato Napolitano. ''Ci sono però - ha aggiunto - resistenze culturali da superare per raggiungere la necessaria redistribuzione dei ruoli all'interno della famiglia''. Per gli uomini, ha sottolineato il capo dello Stato ''è un dovere civile impegnarsi per la parità di genere''.

Coglie l'occasione dell'8 marzo per dire 'no' alle quote rosa, invece, il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri. "Le quote rosa non mi piacciono molto, preferirei non ce ne fosse bisogno, che le donne fossero messe davvero in condizione di competere con il resto del mondo''. ''Per essere competitive -ha aggiunto- le donne non hanno bisogno di quote rosa ma di asili nido, di aiuti per la famiglia e per sostenere il doppio peso che rende difficile la loro vita professionale''. Il ministro si è anche occupato della presenza di donne negli uffici delle forze dell'ordine. Per Cancelliere bisogna "lavorare per far crescere nelle questure e nei comandi di polizia la sensibilità per le istanze delle donne che vanno a segnalare atti di violenza. Nel mio ministero lavoreremo per cercare di rendere le condizioni di vita delle donne più accettabili e per rendere più agevole la denuncia di forme di prevaricazione a cui le donne sono sottoposte. Lavoriamo per far rispettare i loro diritti con più forza''.

''Sulle donne si è scaricata molta della flessibilità cattiva, e noi vorremmo separarla da quella buona''. Lo ha detto il ministro del Lavoro e delle Pari opportunità Elsa Fornero questa mattina a PrimadiTutto, trasmissione di Rai Radio1. ''Proprio in questi giorni siamo impegnati in una riforma del mercato del lavoro che spero sarà inclusiva - ha continuato il ministro - cioè includerà e rafforzerà i segmenti deboli. E quello più debole è rappresentato proprio dalle donne. Per le donne è difficile farsi valere sul lavoro perché non abbiamo una società basata sul merito''. Per il ministro, inoltre, ''sulla rappresentazione della donna nei media c'e' molto da ridire, messaggi che danno false speranze di soluzioni facili ai problemi della vita. Bisogna far leva sugli elementi positivi riportati sui media e qualche volta, con un clic, avere il coraggio di spegnere la tv e rifiutarci di stare al gioco''.

Intanto nel giorno della Festa della Donna, l'aula del Senato ha approvato a larga maggioranza la mozione unitaria per la pari rappresentanza di genere nella legge elettorale. A favore si sono espressi 164 senatori, 45 gli astenuti, tre i contrari.

La mozione unitaria, presentata dalle senatrici di tutti i gruppi parlamentari, impegna il governo "a sostenere, nel corso dell'esame dei disegni di legge di riforma del sistema elettorale, iniziative parlamentari finalizzate all'introduzione di un principio di non discriminazione che assicuri un'equilibrata rappresentanza di entrambi i generi".

Fonte: Adnkronos