Intervista a Marina Marchetti, responsabile delle politiche di genere alla Direzione e cooperazione e sviluppo della Commissione europea, che illustra l'azione dell' Europa volta a promuovere l'uguaglianza di genere, sia all'interno che all'esterno dei confini dell'Unione. "Per quanto riguarda la strategia interna - ci spiega Marina Marchetti - esiste un piano d'azione partito nel 2010 che proseguirà fino al 2015. Prevede una serie di azioni in diversi settori, per combattere la violenza sulle donne, per promuovere l'imprenditoria femminile o per favorire pari trattamento economico a parità di lavoro. Tutti traguardi difficili da raggiungere, pensiamo per esempio che in Europa il gap tra uomini e donne che svolgono lo stesso lavoro è pari al 17%".
Sul fronte esterno l'attività dell'Unione si concentra innanzitutto sulla sensibilizzazione delle popolazioni dei paesi in via di sviluppo a tematiche inerenti la parità di diritti e condizioni tra uomo e donna. Si tratta di un'azione che non può mai essere invasiva - "non si possono costringere quei paesi a legiferare, solo persuaderli ad agire in quella direzione". Ecco perché al fine di portare a termine la propria strategia, l'Unione sfrutti non di rado "pretesti" di carattere economico.

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