Riprende, oggi, con la discussione generale l'esame in commissione Lavoro del Senato del ddl delega sul "Jobs act". La settimana scorsa si sono esaurite le audizioni di esperti e parti sociali. Il governo punta a chiudere l'esame del ddl in sede referente entro giugno, per arrivare al via libera di palazzo Madama prima della pausa estiva di fine luglio. In modo da consegnare il provvedimento alla Camera alla ripresa delle attività di settembre, per il via libera finale entro l'anno. Il ddl contiene cinque deleghe su ammortizzatori sociali, politiche attive, semplificazioni, riordino dei contratti e agevolazioni per la conciliazione vita-lavoro. I decreti delegati dovranno essere emanati entro sei mesi.

Per quanto riguarda le tutele per la conciliazione vita-lavoro, si punta a una ricognizione delle categorie di lavoratrici beneficiarie dell'indennità di maternità, nella prospettiva di estendere, eventualmente anche in modo graduale, tale prestazione a tutte le categorie di donne lavoratrici. Garanzia, per le lavoratrici madri parasubordinate, del diritto alla prestazione assistenziale anche in caso di mancato versamento dei contributi da parte del datore di lavoro; 

e introduzione del tax credit, quale incentivo al lavoro femminile, per le donne lavoratrici, anche autonome, con figli minori e che si trovino al di sotto di una determinata soglia di reddito complessivo della donna lavoratrice, e armonizzazione del regime delle detrazioni per il coniuge a carico. Tra gli altri principi contenute nella delega spicca l'incentivazione di accordi collettivi volti a favorire la flessibilità dell'orario lavorativo e dell'impiego di premi di produttività, al fine di favorire la conciliazione tra l'esercizio delle responsabilità genitoriali e dell'assistenza alle persone non autosufficienti e l'attività lavorativa, anche attraverso il ricorso al telelavoro.

 

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