Welfare innovativo

Una recente indagine di F-Secure, “Digital Company Survey 2013”, rivela che quasi la metà dei lavoratori di piccole e medie imprese sono multiscreener, nel senso che utilizzano sia i PC che i dispositivi mobili per svolgere la quotidiana attività lavorativa.
Ecco l’esito del sondaggio, a cui hanno risposto 805 dipendenti di aziende con un massimo di 500 dipendenti, provenienti da Germania, Italia, UK, Svezia, Francia, Finlandia, Polonia e Stati Uniti:

Anche se con ritardo si comincia in Italia ad aprire una riflessione sul recente voto del Parlamento europeo in materia di protezione sociale del lavoro autonomo e sulle eventuali conseguenze.
Infatti la stragrande maggioranza degli eurodeputati ha approvato un testo che chiede maggiori tutele per i lavoratori indipendenti, l’incentivazione di forme di mutuo soccorso, la lotta contro i falsi rapporti autonomi e implicitamente auspica un aggiornamento delle cultura statistica per monitorare il fenomeno dei free lancers.

Conciliare lavoro e vita privata, organizzare il proprio tempo, ridurre lo stress e limitare gli spostamenti. Una nuova gestione dello spazio e del tempo che diventa cruciale per il benessere e la produttività di persone, ambiente e imprese. È l’obiettivo della “Giornata del lavoro agile”, che si terrà domani, giovedì 6 febbraio, a Milano, per favorire un’organizzazione del lavoro che segua le trasformazioni della città.

 

L’INIZIATIVA - L’iniziativa promossa dal Comune di Milano e sostenuta, tra gli altri, anche dal Gruppo Sisal, oltre a sperimentare i vantaggi che nuove modalità di lavoro hanno sulle imprese mira anche a misurare i benefici sull’ambiente e sulla qualità di vita delle persone. Diversi studi dimostrano, infatti, come la riduzione della rigidità degli orari e dello stress dei lavoratori migliori non solo la qualità del lavoro ma si traduca anche in un fattore di maggiore competitività per le aziende, in termini di motivazione del personale, raggiungimento degli obiettivi ed efficienza dei processi.

Il 6 febbraio si sperimenta in Italia la giornata dello «smart work», il lavoro da casa. I racconti (soddisfatti) di chi lo pratica da anni.

Niente corsa per prendere il treno, niente traffico. Nessun problema per fissare la visita dal medico o il colloquio con i professori. Giorno di riposo? No, ordinaria giornata di «lavoro agile». 

La nuova frontiera del lavoro intelligente passa per la tecnologia: si fa con il telelavoro, cioè con una postazione fissa a norma di legge e fornita dall’azienda nel domicilio del dipendente, o con lo smart work, il lavoro da remoto, via portatile o tablet, quando si ha bisogno, da dove si vuole. Da casa, dal bar, su una panchina al parco. Non contano gli orari di lavoro, ma i risultati. 

Conseguenze? Maggior tempo per sé – gli esperti lo chiamano«work-life balance» – miglior qualità della vita, che non se ne va in attesa del semaforo o nel conteggio dei permessi, e meno inquinamento, specie nelle grandi città.