Quasi mille cantieri, tubazioni e cavi nel sottosuolo per centinaia di chilometri: è il quadro dei lavori che serviranno a dotare Milano di una nuova, più moderna rete di infrastrutture e servizi in vista di Expo 2015.

Da Mm ad, A2A, da Atm a Telecom, Metroweb e Terna: si tratta di opere di enti pubblici e privati per il potenziamento dei servizi presenti nel sottosuolo della città. Il Comune di Milano ha assunto la programmazione dei lavori con largo anticipo, in modo da ridurre il numero dei cantieri attualmente previsti. Novità importante di questa regia tra enti assunta dal Comune è la realizzazione di un unico scavo nelle zone interessate da più lavori.

“Ci scusiamo con i cittadini per gli inevitabili disagi, il Comune è impegnato fin d’ora per ridurli al minimo possibile. Sono lavori che devono essere realizzati prima di Expo, in modo da realizzare una nuova e più moderna rete di infrastrutture e sottoservizi che compenserà i sacrifici dei prossimi mesi ed eviterà di aprire nuovi cantieri nei prossimi anni”, spiega l’assessore ai Lavori pubblici e Arredo urbano Carmela Rozza.

I cantieri verranno realizzati da oltre trenta aziende che erogano i servizi alla città, tra cui Mm, A2A, ATM, Telecom, Metroweb e Terna.

In particolare, saranno rinnovati e realizzati 62 chilometri di nuove reti idriche e fognarie, 76 chilometri di rete per l’elettricità, 19 chilometri per il teleriscaldamento, 36 per il gas e circa 10 per la nuova rete tramviaria. Inoltre, sono previste opere di abbattimento delle barriere architettoniche.

I cantieri interesseranno le diverse zone della città. Quelli di maggiore importanza sono piazza XXIV Maggio e le aree limitrofe alla Darsena, Porta Vittoria, piazza Duomo, piazza Selinunte, il tracciato Eritrea Expo, Quarto Oggiaro, Gratosoglio. Per quanto riguarda la programmazione, la priorità è data alle zone del centro storico, alle direttrici per le aree Expo ( Zona 7 e 8) e alle arterie principali della città.

“Chiedo ai cittadini - aggiunge l’assessore Rozza - la massima collaborazione nel rispetto della segnaletica di preavviso di cantiere, in modo da agevolare la velocità dei lavori stradali. Va precisato poi che, quando si tratta di scavi importanti, i ripristini si svolgono in due tempi, perché l’assestamento del terreno può durare anche alcuni mesi. Per questo motivo, nel riproporre l’invito a segnalarci eventuali anomalie sul sito del Comune, vorrei sottolineare che ogni richiesta sarà più efficace se inoltrata quando tutte le operazioni di asfaltatura e segnaletica saranno completate”.

Per la prima volta i lavori sono coordinati  dall’assessorato ai Lavori pubblici in collaborazione con le aziende erogatrici di servizi: in questo modo è stato possibile ridimensionare il numero dei cantieri, riducendolo di circa la metà rispetto a quanto stimato inizialmente. Un risultato ottenuto con il cosiddetto “scavo madre”, ovvero il raggruppamento di due o più interventi della stessa zona in un unico cantiere stradale.

Tutti gli interventi nel sottosuolo e quelli di ripristino delle carreggiate saranno a cura e a spese delle società erogatrici di servizi, quindi a costo zero per il Comune, anche se dovessero essere rifatti in una stessa località. L’assessorato ai Lavori pubblici monitorerà con continui controlli.

 

Fonte: Comune di Milano