Ambiente, risparmio energetico

Galleria di prodotti eco sostenibili selezionati da H2O Edizioni
Milano, Acquario Civico - viale Gadio 2
14 Aprile – 18 Aprile 2010


Il giorno 12 aprile alle ore 18.00 nel Giardino d'Inverno dello storico palazzo liberty, sede dell'Acquario Civico di Milano, Giovanni Terzi, Assessore alle Attività Produttive, Politiche del lavoro, Moda, Design ed Eventi del Comune di Milano e Cintya Concari Presidente dell'Associazione no profit H20 hanno presentato gli autori e le relative tavole dei 3 progetti vincitori del workshop “Water = Life” come risultato finale dello sforzo dell'Assessorato Attività Produttive e dell'Associazione no profit H2O di indirizzare le nuove figure professionali a orientarsi verso un design più sociale e democratico che coniughi nello stesso tempo eticità con la opportunità di rivolgersi e saturare nuovi mercati lavorativi, come via alternativa alla crisi che oggi investe tutto il mondo.

In contemporanea è stata presentata l'anteprima di prodotti eco sostenibili selezionati da H2O Edizioni, per il percorso del Fuori Salone del Mobile, in occasione del quale l'Associazione H20 ha voluto dedicare, per la prima volta, una attenzione particolare ai prodotti quale risultato della cultura del progetto.

L'Associazione no profit H2O attraverso la società Consultrading ha tra le sue finalità la commercializzazione e la diffusione di prodotti eco sostenibili partendo proprio dalla considerazione che i designer sono responsabili per l'80% del nostro stile di vita sia nell'ambito degli spazi domestici che in quelli pubblici dove normalmente ci si aggrega.

Innovazione e sostenibilità ambientale sono nell’immaginario collettivo due concetti che non sempre riescono a convivere. Tuttavia una delle direzioni più interessanti verso cui stanno andando molte imprese è invece proprio quella del risparmio energetico e dell’eco-sostenibilità (si prenda ad esempio Google).

Le formule di Enterprise 2.0, per esempio, sono estremamente interessanti perché permettono di abbattere notevolmente i costi de-localizzando i propri dati e utilizzando piattaforme sociali di matrice Software-as-a-Service, dove i dati dell’azienda (e il lavoro degli impiegati) non risiedono più su una singola macchina o server ma sono - punto - decentralizzati su servizi di terze parti.

In questo senso, un’ottima esemplificazione viene sempre da Google con la sua suite Google Apps per le imprese, pacchetto che offre ogni tipo di servizio necessario a una Pmi a costi assolutamente irrisori.

Aumentano gli investimenti di venture capital per le tecnologie pulite. Secondo i dati riferiti da Deloitte e Cleantech per il primo trimestre 2010, i fondi sfiorano i due miliardi di dollari a livello mondiale con 180 società coinvolte soprattutto in America settentrionale. Si tratta di un incremento del 29% rispetto agli ultimi tre mesi del 2009 e di ben l'83% in confronto allo stesso periodo di un anno fa. È la partenza più bruciante mai registrata in questo settore, grazie al crescente interesse delle aziende nei comparti più innovativi e tecnologicamente avanzati dell'economia verde, come la mobilità elettrica e l'efficienza energetica.

La rivoluzione verde, se mai verrà, rischia di tagliare fuori le donne. Il virtuoso ingranaggio della “green economy” sul fronte occupazionale italiano potrebbe incepparsi nella discriminazione di genere. Se infatti da un lato i lavori verdi promettono sviluppo e opportunità, dall’altro rischiano di trasformarsi in una tagliola per il lavoro delle donne, cui sono offerte meno opportunità nei profili tecnici, dirigenziali e organizzativi, molto richiesti in questo ambito.

L’ipotesi di una discriminazione penalizzante, soprattutto per il settore delle energie rinnovabili (comparto fra i più dinamici della green economy), l’hanno prospettata di recente i ricercatori del Progetto WiRES – Women in Renewable Energy Sector, co-finanziato dalla Commissione europea e che in Italia vede la partnership dell’Associazione per gli Studi Internazionali e Comparati sul Diritto del lavoro e sulle Relazioni industriali (Adapt).