Innovazione

Google ha lanciato oggi il nuovo servizio One Pass, un sistema di pagamento che consente agli editori online di addebitare ai clienti il costo di articoli e altri contenuti.

In pratica, attraverso un'interfaccia online fornita da Google, gli editori possono distribuire a pagamento i contenuti senza dover creare un'apposita piattaforma. L'interfaccia verrà integrata nella pagine dei siti internet degli editori, che possono stabilire le modalità di pagamento per l'accesso ai contenuti da parte degli utenti, i prezzi degli articoli e degli abbonamenti. Con questo sistema (la tecnologia è Google Checkout) è possibile addebitare il costo di ogni singolo articolo, offrire pass giornalieri, abbonamenti mensili o pacchetti con più edizioni.

Stando ai dati Nielsen Italia, la pubblicità ha registrato +3,8% nel 2010. Ultimo trimestre brillante e l’anno chiude meglio del previsto.

Doveva essere la fase più delicata dell’anno per il mercato pubblicitario, ed invece l’ultimo trimestre ha mantenuto un trend decisamente positivo. Dopo l’ottimo risultato di novembre, stando ai dati pubblicati da Nielsen Italia relativi a gennaio-dicembre 2010, gli investimenti in commerciale nazionale sono aumentati anche a dicembre (+3,8%). Grazie a queste cifre, il 2010 si chiude con un saldo positivo del +4,7% a livello di pubblicità nazionale e del +3,8% considerando anche la pubblicità locale e le altre tipologie rilevate.

Milano, 9 febbraio 2011, la giornata Gartner dedicata al Cloud Computing.

Chissà se chi coniò il termine inglese di Cloud Computing conosceva il saggio di sir Karl R. Popper “Nuvole e orologi” presentato per la prima volta alla Washington University il 21 aprile del 1965, poi pubblicato in italiano da Armando Editore nel 1975, infine diventato un testo a sé nel 2005 sempre a opera del medesimo editore. 

Il dibattito è aperto ma lo scontro si sposta su possibili ingerenze della politica in un sistema che prevedrebbe forme di finanziamento pubblico a favore della stampa.

La Commissione Ue sta valutando la possibilità di ridurre l’Iva per i media online portandola allo stesso livello della carta stampata, in modo da alleggerire la pressione fiscale su un settore già in difficoltà.

“Crediamo – ha dichiarato Jan Truszczynski, Direttore generale del Dipartimento Ue per Educazione e Cultura - che i contenuti debbano essere tassati allo stesso modo” a prescindere se vengano letti su carta o dispositivi digitali.